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Anelli d’oro antichissimi e la tomba di un ricco venditore d’acqua portati alla luce durante uno scavo


Rari reperti archeologici e iscrizioni Musnad – appartenenti alla cultura che precedette la diffusione dell’Islam – sono stati portati alla luce in questi giorni nel sito archeologico di Al-Ukhdud nella regione di Najran, in Arabia saudita.

La foto aerea del sito arabo

“E’ stato molto emozionante – dice l’archeologo che ha trovato i gioielli, nei pressi di una tomba – Vere opere d’arte, caratterizzate da forme leggiadre”.

La grande pietra di granito con l’iscrizione recante il nome e la professione del proprietario

Durante i lavori è stata rinvenuta una pietra di granito – che misura circa 230 cm di larghezza e 48 cm di altezza – sulla quale è iscritto, in caratteri pre-islamici , il nome del defunto e il mestiere che egli esercitava.

“Apparteneva a uno degli abitanti locali di Al-Ukhdud, chiamato Wahib Eilbin Magan – affermano gli archeologi – Faceva il portatore d’acqua. Un mestiere che, se organizzato con lavoranti, doveva dare una certa agiatezza”.

Qui sono stati trovati tre anelli-orecchini d’oro di dimensioni simili, ciascuno sormontato da un lobo dorato a forma di farfalla con un piccolo ciuffo che ne unisce le due estremitĂ .

I tre orecchini femminili recuperati durante lo scavo
La testa di una divinitĂ  taurina. L’oggetto, di bronzo, è colorato di rosso

E’ stata recuperata anche una testa di bronzo che raffigura un toro (nella immagine qui in alto). Il toro apparteneva all’olimpo delle popolazioni arcaiche. Nella Bibbia, Mosè si trova a combattere il culto del vitello d’oro, instauratosi rapidamente nel suo popolo, mentre egli era assente durante il conferimento dei Dieci comandamenti. La devozione al grande e possente animale – dicono gli archeologi – era una caratteristica comune e diffusa tra gli antichi regni preislamici dell’Arabia Meridionale.