Archeologia a colpo d’occhio. Trovati in queste ore tra le palafitte di 4mila anni. Cosa sono

BRESCIA – 25 agosto 2024. Sono ripartiti gli scavi tra le antichissime palafitte del Lucone, un ex laghetto inframorenico che si trova nel territorio di Polpenazze, nei pressi del lago di Garda, in provincia di Brescia. In quest’area sorgevano alcuni villaggi dell’Età del Bronzo che sono stati perfettamente datati grazie alla dendrocronologia, la scienza che studia le sequenze degli anelli degli alberi utilizzati come pali sui quali poggiava l’impalcato delle abitazioni.

Due gli incontri singolari, nella profondità degli strati.

Il carapace della tartaruga palustre @ Foto Scavi al Lucone, Museo della Valsabbia

“Ed eccoci! Siamo ripartiti, dopo la pausa di Ferragosto dicono studenti e archeologi, coordinati dal Museo della Valsabbia, che ha sede a Gavardo – Improvvisamente abbiamo visto comparire il carapace di una tartaruga acquatica, ben conservato e poco distante un fungo del legno… questo ci ricorda l’importanza delle palafitte per la ricostruzione ambientale. Gli scavi al Lucone sono in concessione ministeriale e realizzati grazie a Regione Lombardia”. Recentemente il guscio di una tartaruga terrestre venne trovata durante gli scavi a Pompei.

Il fungo del legno trovato durante lo scavo archeologico @ Foto Scavi al Lucone, Museo della Valsabbia

Le più grosse sono padane

Il carapace deve essere ancora mostrato ad uno zoologo ma, molto probabilmente questi sono i resti di una testuggine palustre europea, conosciuta scientificamente come Emys orbicularis. Questo rettile affascinante è il più comune tra le tartarughe d’acqua dolce native del nostro Paese, anche se oggi la sua presenza è frammentata lungo la penisola, comprese le isole maggiori.

La testuggine palustre europea predilige habitat come stagni, paludi e acque calme con fondali fangosi, dove può trovare rifugio e nutrimento. Tuttavia, negli ultimi decenni, la specie ha subito un preoccupante declino in gran parte del territorio nazionale.

Le cause principali di questa riduzione sono la perdita e l’alterazione degli habitat naturali, dovute a urbanizzazione, inquinamento e pratiche agricole intensive. A peggiorare la situazione è la competizione con la testuggine palustre americana (Trachemys scripta), introdotta come animale da compagnia e divenuta poi una delle specie esotiche invasive più aggressive. Questa tartaruga, più adattabile e prolifica, ha soppiantato la Emys in molte delle aree dove un tempo era abbondante.

A causa di questi fattori, la Emys orbicularis è oggi considerata in serio pericolo di estinzione in Italia. La sua sopravvivenza è legata alla conservazione dei pochi habitat rimasti e alla gestione delle specie invasive che minacciano il suo delicato equilibrio ecologico.

Durante i mesi invernali, da ottobre a marzo, la testuggine palustre europea entra in uno stato di ibernazione quasi totale, svernando principalmente in acqua. Questo periodo di letargo avviene preferibilmente nel fango dei fondali, dove l’animale è in grado di respirare assorbendo l’ossigeno attraverso l’epidermide e la cloaca. In alcuni casi, la tartaruga scava una tana nel terreno o si rifugia tra le radici della vegetazione o tra le rocce, sempre in prossimità dell’acqua, attendendo che la temperatura si rialzi. Il risveglio avviene quando l’acqua raggiunge almeno i 10 °C, segnando l’inizio di una nuova stagione attiva.

Dal punto di vista morfologico, le femmine di Emys orbicularis sono generalmente più grandi dei maschi. Mentre questi ultimi raggiungono una lunghezza compresa tra i 15 e i 18 cm, le femmine possono misurare tra i 20 e i 22 cm. Il piastrone, o scudo ventrale, è composto da 12 elementi e presenta un caratteristico colore giallo sabbia con rare venature più scure.

In Italia, esiste una notevole variabilità nelle dimensioni e nei colori degli esemplari, a seconda delle diverse aree geografiche. Le tartarughe della Pianura Padana, ad esempio, sono generalmente di dimensioni maggiori, con un colore verde scuro e un carapace bombato. Al contrario, le popolazioni meridionali tendono ad avere dimensioni più contenute, un colore più chiaro e un carapace più piatto.

La testuggine palustre europea è un simbolo della biodiversità del nostro Paese e un indicatore della salute degli ecosistemi acquatici. La sua protezione richiede sforzi concertati da parte delle istituzioni, delle associazioni ambientaliste e dei cittadini. Preservare gli habitat naturali e controllare le specie invasive sono passi fondamentali per garantire un futuro a questa specie unica e preziosa, che da millenni popola le acque calme e tranquille della nostra penisola.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa