Art is trash. La spazzatura diventa una tela da impressionare

Tra mura scrostate, grigi scorci dall'appeal discutibile ecco comparire fumettistici e grotteschi personaggi - pupazzi ripieni di spazzatura - che ravvivano la street londinese. E fin da subito è un successo. Mostri, mostriciattoli, improbabili cavalieri e ominidi ben poco attraenti animano ironiche vignette che hanno conquistato il cuore di turisti e degli abitanti della capitale inglese



[“A]rt is trash”, ma al tempo stesso “Trash is art”. A questo assioma rispondono in pieno le installazioni di Francisco de Pajaro, l’artista che trasforma sacchi dello sporco in opere di street art. Di origine spagnola Francisco de Pajaro vive a Londra dove ha attirato l’attenzione di un gran numero di curiosi. O meglio, ad attirare la folla sono state le sue originali  e vivaci installazioni a Brick Lane – celebre strada dell’East End londinese, lunga circa 1 chilometro, nel quartiere “Tower Hamlets”; vivido centro artistico, con frequenti iniziative ed esposizioni, numerosi atelier di moda e famose opere di street art-.


 
Tra mura scrostate, grigi scorci dall’appeal discutibile ecco comparire fumettistici e grotteschi personaggi – pupazzi ripieni di spazzatura – che ravvivano la street londinese. E fin da subito è un successo. Mostri, mostriciattoli, improbabili cavalieri e ominidi ben poco attraenti animano ironiche vignette che hanno conquistato il cuore di turisti e degli abitanti della capitale inglese.
Non si tratta di una prima volta per Francisco de Pajaro che si era fatto già notare in patria realizzando installazioni nelle città di Barcellona, ​​Madrid, Ibiza e Maiorca dove il suo movimento era conosciuto come “El Arte es Basura”, l’arte è spazzatura appunto.
Qui Francisco de Pajaro all’opera a Barcellona:

 


https://stilearte.it/var/www/vhosts/stilearte.ithttpdocs/sei-un-pittore-o-un-artista-vuoi-vendere-alle-aste-catawiki-ecco-come-fare-da-qui/

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa