Justin Sun, imprenditore cinese e fondatore della blockchain Tron, ha compiuto un gesto che rimarrà nella storia dell’arte contemporanea: mangiare la celebre banana dell’opera Comedian di Maurizio Cattelan, pagata 6,2 milioni di dollari all’asta di Sotheby’s..
🍌 BREAKING: Justin Sun eats the $6.2M banana art he purchased. pic.twitter.com/3Qj1ANpTYX
— Cointelegraph (@Cointelegraph) November 29, 2024
«Non è solo un’opera d’arte, è molto più gustosa di molte altre banane», ha dichiarato Sun dopo aver assaggiato il frutto, che pochi giorni prima era stato acquistato per appena 35 centesimi da un banchetto di frutta e verdura dell’Upper East Side di New York.
Un’acquisizione da record pagata in criptovalute
Justin Sun, che nella sua collezione vanta già un Giacometti acquistato nel 2021 per 78 milioni di dollari, ha seguito l’asta di Sotheby’s da Hong Kong, battendo altri sei concorrenti e pagando l’opera in criptovalute. «Non è solo un’opera d’arte», aveva dichiarato a Sotheby’s, «ma un fenomeno culturale che collega i mondi dell’arte, dei meme e della comunità delle criptovalute, ispirando ulteriori discussioni in futuro».
Appena entrato in possesso di Comedian, Sun aveva annunciato che avrebbe consumato la banana per rendere omaggio al suo significato, sia nella storia dell’arte che nella cultura pop.
L’opera: una banana da 35 centesimi e un nastro adesivo
Comedian, creata nel 2019 da Maurizio Cattelan, è diventata subito un simbolo dell’arte concettuale contemporanea. L’opera consiste in una banana fissata al muro con del nastro adesivo grigio, un espediente apparentemente semplice ma che riflette sul valore attribuito agli oggetti nel sistema dell’arte. «Su che base un oggetto acquista valore?» si era chiesto Cattelan, celebre per opere provocatorie come America, il water d’oro massiccio installato al Guggenheim nel 2016.
La banana stessa, parte integrante dell’opera, è destinata a deperire ed è sostituibile: un dettaglio che ne sottolinea l’effimerità.
Una banana già “maledetta”
Non è la prima volta che l’opera viene mangiata. Nel 2019, durante Art Basel Miami, Comedian fece scalpore quando l’artista delle performance David Datuna ne consumò un’edizione, definendola «deliziosa». L’episodio costrinse la galleria Perrotin a chiudere lo stand prima del tempo. Lo scorso anno, uno studente d’arte sudcoreano fece lo stesso in un museo della fondazione Samsung a Seul, giustificandosi con un semplice «avevo fame».
Arte, mercato e viralità
Con il suo gesto, Justin Sun ha nuovamente portato al centro del dibattito la relazione tra arte, mercato e cultura digitale. Mangiare una banana pagata milioni di dollari non solo completa il ciclo provocatorio immaginato da Cattelan, ma sottolinea anche il paradosso del mercato dell’arte: un sistema dove un frutto da 35 centesimi può raggiungere un valore simbolico e finanziario immenso.
«Ho voluto esplorare il confine tra arte e vita quotidiana», ha spiegato Sun, aggiungendo che il suo gesto rappresenta una “esperienza artistica unica”.
La banana di Cattelan, da semplice frutto a “oggetto d’arte”, continua a far discutere e a generare domande sul significato dell’arte contemporanea. Il gesto di Justin Sun, per quanto eccentrico, dimostra come Comedian non sia solo un’opera, ma un fenomeno culturale in grado di unire critica, ironia e spettacolarità.
E mentre la banana finisce nello stomaco di Sun, la provocazione di Cattelan continua a vivere: pronta, forse, a trasformare un nuovo frutto in un simbolo di speculazione e creatività.