Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

Scianna, impeccabile fotografo illuminista e barocco. La formazione con Sciascia

“Non sono più sicuro, una volta lo ero, che si possa migliorare il mondo con una fotografia. Rimango convinto, però, del fatto che le cattive fotografie lo peggiorano” dice l'artista, che ha lavorato a fianco del grande scrittore suo conterraneo - La ricerca del caos nel mondo, del movimento all'interno di quello che sempre più appare, come un attimo di eterno - Dall'agenzia Magnum alle mostre internazionali - Soria di un segno che ha influenzato anche Dolce&Gabbana e la moda

Nella reggia di Sua Maestà Carlo Pepi, il cacciatore mondiale di falsi Modigliani

Tra i fondatori e poi direttore della casa di Modigliani a Livorno, diede le dimissioni dall’incarico perché in disaccordo su alcune attribuzioni avallate da altri, i nomi non servono, nel novero dello staff. Da decenni ormai difende strenuamente quel mondo, che fu suo a pieno titolo, denunciando ogni nuovo falso e, purtroppo, ne compaiono senza soluzioni di continuità. Fu Jeanne la figlia di Dedo, così chiamano confidenzialmente a Livorno Amedeo Modigliani, a volerlo negli Archivi Legali da lei fondati e a ribadire il suo desiderio di averlo ancora al fianco in una lettera scritta il giorno prima della sua tragica morte conferendogli, in qualche modo, una sorta di investitura morale

Le ombre di Caravaggio. Ecco come il pittore otteneva la massima verità

Maurizio Bernardelli Curuz: "Caravaggio punta al massimo risultato. Non deve seguire un protocollo accademico. Non deve documentare nulla, del processo creativo. Vuole raggiungere un risultato che crei ammirazione sconcerto. Quindi utilizza tutto ciò che possa consentirgli di raggiungere il risultato migliore. Disegni, lacerti di tele, sagome, cartoni, mascherine, ombre, sigilli impressi sull'imprimitura, piccoli calchi, dita, vernici, pennelli grandi e pennelli da miniatore. Oggi ragioniamo per protocolli sempre più assillanti. Per schemi. E sembra spiacerci che Caravaggio abbia disegnato, usato stencil e ombre. Vorremmo che avesse fatto immagini gigantesche in pochi secondi, utilizzando il solo pennello. Perchè lo mitizziamo. Le ombre  le utilizzavano gli antichi. Plinio il Vecchio dice..."

Cassoni e cassapanche nuziali – Splendide storie d’amore dipinte da grandi pittori

Mentre i poveri appendono i propri stracci alle lunghe sbarre che corrono lungo i muri nudi delle loro camere, i patrizi ripongono suppellettili preziose all’interno di cassoni lignei commissionati in occasione di nozze blasonate. Durante il Rinascimento, i cassoni nuziali diventarono supporto per i preziosi dipinti di maggiori maestri dell’epoca, a cominciare da Sandro Botticelli. Storie per immagini, tra elogi al pudore e allusioni salaci.

Anna Dormio, sparare al cielo con fotocamera e pistola per lacerare sublime e pittoresco

L’opera esibisce il cielo nella sua ripetitiva quotidianità. I cieli sono stati fotografati in varie parti del mondo, in maniera ossessiva, talvolta giornalmente. Secondo un procedimento illusivo il cielo, astratto, impalpabile, immateriale, inesistente, viene sparato una prima volta con il “click” della macchina fotografica istantanea, ottenendo il risultato reale, fisico (e bidimensionale) di quel che solo l’occhio umano è in grado di vedere: un cielo azzurro costretto tra quattro margini. In seguito i cieli sono stati sparati con una pistola a piombini ad aria compressa, lacerando immediatamente la verginità di tale sublimità. La cronaca della crudeltà è rivelata ma questo atto di violenza risulta essere ancora una volta fallimentare e nullo