Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Cede la strada, ruota di camion indica nel vuoto una “città idraulica” sotterranea scavata dai romani

L'autista del camion ha visto la ruota del mezzo di trasporto sprofondare in un buco che si stava creando nell'asfalto. Da quell'incidente e da altri cedimenti sono partite verifiche e indagini che hanno permesso di avviare esplorazione congiunte di speleologi e archeologi che hanno consentito di trovare un dedalo di gallerie d'acquedotto scavate dagli antichi romani nel sottosuolo del comune di Torreperogil (Jaén), nella spagnola Andalusia. I risultati delle ricerche sono stati comunicati negli scorsi giorni. Ed è stata una sorpresa per gli abitanti apprendere che nella collina si nasconde un complesso sistema idraulico scavato 2000 anni fa dagli antichi romani, tra il I e il II secolo.José Millán, Presidente dell'Associazione andalusa di esplorazioni sotterranee (AAES), ha una vasta esperienza in questo campo. Egli, una volta calatosi all'interno della struttura sotterranea ha immediatamente pensato che la grande opera idraulica presentasse molte analogie con lo studiato sistema idraulico sotterraneo romano di Carmona (Siviglia). Per ora sono stai esplorati e resi percorribili 600 metri di acquedotto scavato nella nella calcarenite C'è poi, oltre una galleria di oltre due chilometri, che richiede ancora numerose indagini. Infine si presentano gallerie anche molto piccole, di 60 centimetri di diametro, che rendono l'esplorazione molto complessa.L'intenzione del Comune è quello di recuperare il sistema idraulico per offrirlo come attrazione turistica. Anche per questo è iniziata la rimozione dei materiali che riempiono i pozzetti con affaccio esterno, che si aprivano - almeno lungo i tratti principali, ogni trenta metri. L'acquedotto romano non era rivestito perché era l'acqua stessa a contribuire , attraverso i depositi calcarei a "cementare" la struttura.

Genova scava e scopre la città rinascimentale: trovate bottega d’orefice, vani cambia valute e “albergo”

"Gli spazi adibiti a depositi di merci di pregio, o la bottega dell’orefice, documentano l’importanza strategica, commerciale e finanziaria di questa area di Genova. - dice il sindaco Marco Bucci - Gli scavi dovranno essere visibili e raccontati in maniera immersiva. Nei prossimi mesi saranno organizzate delle visite al cantiere per il pubblico per osservare da vicino l'incredibile storia della nostra città".

A tu per tu con Leonardo, opere del maestro e dei suoi contemporanei in mostra Torino

Sessantasette anni di luoghi, fatti e persone ricostruiti in mostra attraverso sessanta opere rare e preziose: manoscritti, come il Trattato di architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini (1486) e le Storie di San Gioachino, miniate da Cristoforo De Predis per Galeazzo Maria Sforza (1476); incunaboli unici, come il foglio della Bibbia di Gutenberg, il primo libro a caratteri mobili, e il trattato De re militari di Roberto Valturio (1483); antiche carte geografiche, come la Carta dell’Italia e la Geocarta nautica universale di Giovanni Vespucci; disegni, come lo Studio per la Sibilla Cumana di Michelangelo.

Scoperta l’antica strada di Segesta. Archeologi vicini all’individuazione dell’agorà siciliana

Si intuisce che la strada potrebbe condurre ad un’agorà. Attorno e sopra, si è accumulato terriccio, facilmente asportabile. Sul posto stanno lavorano, a supporto di tecnici ed esperti, anche i giovani richiedenti asilo del centro Casa Belvedere di Marsala, che ha stretto un accordo di archeologia solidale con il Parco di Segesta e l’Università di Ginevra

Arte contemporanea. A Ca’ Pesaro esposte le 105 opere della collezione di Gemma De Angelis Testa

Annovera capolavori di Robert Rauschenberg e Cy Twombly affiancati ai Maestri dell’Arte povera Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Pier Paolo Calzolari, Gilberto Zorio. Il viaggio nell’arte del secondo ‘900 si articola con opere fondamentali della produzione di Anselm Kiefer e con lavori iconici di Gino De Dominicis, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Mario Schifano e ancora sculture di Tony Cragg ed Ettore Spalletti. L’altra metà dell’avanguardia è ben rappresentata nella collezione con le visioni di Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Candida Hofer, Mariko Mori, Shirin Neshat, tra le altre

I campioni della Sapienza. In fase di restauro i capolavori di Battista e Dosso Dossi a Trento. La mostra. Le foto

Le tavole saranno quindi messe a confronto da una parte con dipinti aventi lo stesso soggetto ma realizzati da altri pittori, dall’altra con opere di Dosso Dossi e di Battista eseguite poco prima o poco dopo gli anni di attività a Trento questo per mettere a fuoco il problema della collaborazione dei due fratelli. Infine, anche in collegamento ideale con l’identità dei Sapienti dosseschi, il percorso si svilupperà a partire da una preziosa serie di busti raffiguranti filosofi e scienziati del mondo antico per poi comprendere capolavori del tardo Cinquecento e del Seicento quando le immagini dei più illustri sapienti organizzate in veri e propri cicli conosceranno un grande successo. Fama che darà vita ad un vero e proprio fortunatissimo genere iconografico, arricchendo raccolte e collezioni private e assecondando la cultura erudita dei committenti del tempo.

Aperta botola misteriosa nella basilica di Piacenza. Scatta l’esplorazione tra scheletri e medaglie anti-demonio

"La camera oggetto delle indagini, cui si accede tramite una botola in pietra sul pavimento, è posta al di sotto dello spazio del Coro. - spiega la Soprintendenza - Gli inumati, presumibilmente una quindicina, sono stati deposti in casse lignee che una volta decomposte hanno provocato la sovrapposizione delle salme; in tutto sono state rinvenute 12 medaglie, 4 crocefissi, 1 anello e 2 rosari. La camera sepolcrale è stata utilizzata tra il XVII e il XVIII secolo come sembrano testimoniare 2 delle medaglie devozionali in lega di rame. La prima è una medaglia “passio Christi” recante i simboli della Passione, mentre la seconda è una medaglia di San Benedetto con abbreviazioni di formule di esorcismo VRS (vade retro Satana) NSMD (numquam draco sit mihi dux “il demonio non sia il mio padrone”) CSSML (Crux Sancta sit mihi lux “la Santa Croce sia la mia luce”). Le indagini sul campo e lo studio sono stati eseguiti dalla ditta Malena di Piacenza".