Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Gli archeologi scavano per scoprire i segreti della Signora di Elche, “cugina” degli etruschi. Chi era e cosa indossava

E' assai probabile, data la relativa vicinanza alla costa, che il luogo si collocasse come un centro di interconnessione commerciale tra la vasta regione iberica e il mare, dove le navi viaggiavano ad ampio raggio. Un meccanismo, che, precedentemente e nello stesso periodo, faceva crescere le città etrusche

Guardate, ci sono cavità attorno alla piramide di Giza. Tombe sconosciute. Di chi. Arrivano sotto, fino a 10 metri. La spiegazione

Il Campo Ovest, nel quale sono avvenute le indagini ricognitive, si trova sull'altopiano di Giza, sulla riva occidentale del fiume Nilo, a circa 20 chilometri a sud-ovest dal Cairo. L'area è dominata dalla grande Piramide di Giza. Attorno, come tende più piccole, che si illuminano d'immenso al cospetto della regalità del faraone, le "case dell'eternità" di tanti personaggi importanti

Resti di un mulino a vento trovati in campagna dagli archeologi. Pali, collinette di terra, vele. Come funzionava

I resti dell'edificio portati ora alla luce dimostrano che il mulino aveva un grande palo centrale, che poteva essere girato in modo che le vele fossero sempre rivolte al vento. Il palo del mulino era parzialmente sepolto in un grande cumulo di terra dal quale era sorretto. "Questo - proseguono gli archeologi - appartiene alla prima tipologia del mulino a vento in Europa, risalente al 1100-1200. Il mugnaio versava pesanti sacchi di grano nella tramoggia, che alimentava il grano tra le due macine. La pietra superiore, chiamata pietra corridore, veniva mossa da ingranaggi. Questi erano attaccati al palo centrale del mulino a vento e giravano mentre le vele si muovevano nel vento. La pietra del letto inferiore era fissa. Entrambi avevano scanalature che intrappolavano e tagliavano il grano, macinandolo lentamente in farina.

Lingotti di 2000 anni fa rivelano dove i Romani prendevano la materia prima per cucchiai e condutture. Tecnologia all’avanguardia

"Queste informazioni permettono di stabilire i luoghi di estrazione e idi conoscere importanti reti metallurgiche di grande importanza commerciale ed economica nel Mediterraneo", ha affermato il ricercatore dell'UCO Antonio Monterroso Checa, aggiungendo che "questo rivela il livello di industrializzazione, abilità e conoscenza necessarie per raggiungere quel livello di produzione."

Scoperti ora i resti di un accampamento romano, accanto alla cattedrale di Exeter. Non lontane anche le terme italiche

Secondo rapporti storici del 2018, la Gran Bretagna romana era una delle regioni più militarizzate dell'Impero Romano, con le sue legioni composte da migliaia di soldati cittadini romani ciascuna. Le truppe romane erano una vista comune nel paesaggio britannico, e la scoperta delle rovine romane accanto alla cattedrale di Exeter rafforza ulteriormente questa narrazione storica.

I “pellerossa” parlavano lingue siberiane. Un nuovo studio linguistico svela le migrazioni arcaiche dall’Asia all’America

Nichols sottolinea l'importanza di considerare il contesto storico e geografico di queste migrazioni. "È probabile che le persone che si sono trasferite in Nord America abbiano lasciato parenti in Asia", afferma. "Ed è possibile che alcune di quelle lingue siano sopravvissute e siano rimaste in Siberia". Questa interazione dinamica tra popolazioni e lingue ha plasmato profondamente il panorama linguistico e culturale del Nord America antico