L'art week con il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali, promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere, torna a fare da preludio e accompagnare lo svolgimento di Arte Fiera che si riposiziona nel periodo invernale, forte della tradizione di fiera di settore più longeva a livello nazionale e luogo privilegiato per scoprire le anticipazioni della scena artistica contemporanea, con un'attenzione rivolta sia agli artisti affermati che alle nuove generazioni.
"A Cluj sono state utilizzate piastre di pietra, alcune delle quali arrotondate. - dice l'archeologo che ha compiuto i rilievi - In scala ridotta, tutto ricorda molto da vicino ciò che è conservato oggi a Pompei. La resistenza delle costruzioni romane è dovuta in buona parte alla malta da loro inventata allora, ma anche al loro successivo riutilizzo, che ne permise la manutenzione".
Nel gennaio del 1938 approda in Italia; dopo un soggiorno ad Ischia e un anno circa trascorso a Roma, nel 1941 arriva a Firenze. Nella sua stanza-atelier a Palazzo Guadagni in piazza Santo Spirito, Levy ritrova la perduta felicità creativa: dal 1941 al 1943 realizza oltre cinquanta dipinti, in prevalenza nature morte e ritratti.
Si tratta di una vasta area frequentata durante l'epoca romana, tra il I e il III secolo d.C. Strutture lignee di vasche o latrine si sono conservate perfettamente. E' per ora difficile comprendere la natura del luogo, anche se l'ipotesi maggiore porta in direzione di un'antica area produttiva
Nel Gonfalone del Farneto la critica concorda nel riconoscere una delle prove capitali del giovane Pietro Perugino, che vi lavorò nei primi anni settanta del Quattrocento, all’indomani del fondamentale periodo formativo trascorso a Firenze nella bottega di Andrea del Verrocchio, accanto a “compagni di studi” quali Leonardo da Vinci, Sandro Botticelli e Domenico Ghirlandaio. La profonda e personale rimeditazione degli insegnamenti appresi dall’orafo, scultore e pittore fiorentino è evidente nel trattamento dei volumi e delle anatomie, nella modulazione dei panneggi, resi quasi come fossero lamine metalliche, nella definizione del paesaggio aggiornata sui modelli fiamminghi
"La complessità della stratigrafia determina la necessità di dover proseguire le indagini archeologiche e lo studio dei materiali rinvenuti, così da poter puntualizzare sequenze e cronologie e proporre quindi ricostruzioni filologicamente attendibili" spiega la professoressa Francesca Romana Stasolla, professore ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale presso l'Università di Roma Sapienza
Il manufatto si è conservato perché l'area è ricca di acqua e particolarmente fangosa. Ciò ha evitato l'azione demolitrice da parte di microrganismi aerobi
Esso appartiene alla diramazione che, dalla Crypta Neapolitana, portava acqua potabile alla collina di Posillipo ed all'isola di Nisida ed è in ottimo stato di conservazione
Nel corso degli scavi sono stati trovati numerosi silos del neolitico e i resti di un edificio rurale romano, che dimostra di aver avuto un'elevata vocazione vitivinicola, nella continuità di sfruttamento di una zona agricola utilizzata sin dalla preistoria
15 i reperti ricollocati, che un tempo adornavano la maestosa Villa, tra i quali un grande cratere in marmo pentelico a bassorilievi, ad aprire il percorso e grandi statue. La Nike, l’Artemide e l’Efebo, e poi il busto di Eracle, il bambino con l’oca, e ancora una testa di Afrodite e ritratti di bambini. A questi reperti già posizionati si aggiungeranno i centauri e il gruppo scultoreo del Satiro con Ermafrodito, al termine della mostra “Arte e sensualità nelle case di Pompei” presso la palestra grande di Pompei, dove sono attualmente esposti.