L'impresa è stata compiuta dalla Fondazione Azionemare, un'organizzazione svizzera senza scopo di lucro dedicata all'esplorazione marina abissale. Una montagna d'anfore di diversi tipi. La nave potrebbe risalire al I secolo a. C.
È accolta, dal 16 ottobre all’8 gennaio 2023, negli spazi del Minneapolis Institute of Art, ed evidenzia il rapporto del maestro e degli artisti del suo tempo con l’antichità classica. Il direttore Eike Schmidt: “Iniziativa di elevatissimo valore scientifico, con nuove scoperte, attribuzioni e identificazioni”
Da queste ore all’aprile del 2023, l’opera ora rimossa dal soffitto della ‘Galleria’ del museo, viene restaurata in pubblico, direttamente nella Museo della Casa Buonarroti. La figura femminile di Artemisia, che ritrae “l’inclinazione a creare arte” era originariamente nuda ed è stata censurata, intorno al 1680, con l’aggiunta di drappeggi e veli
In occasione dell'anniversario canoviano, focus sulla splendida statua realizzata dal maestro nel 1811. Chi era l'effigiata' Il suo volto fu sostituito? Storia di arte e competizioni economiche all'ombra dei napoleonidi. La scheda dell'opera
Gli scavi svolti a Pisa in queste settimane, in piazza Del Sarto - nell'ambito di Pisa progetto suburbio - hanno permesso di cogliere, in breve tempo, risultati importanti. "In pochissimo tempo abbiamo raccolto un sacco di dati inattesi sull'estensione e sulle caratteristiche dei quartieri residenziali nella Pisa del I a.C. e sulle fasi di IV e VI secolo." dicono gli archeologi.
Il motivo per cui i Chimu si sarebbero impegnati in sacrifici di bambini in quest'area su una scala così ampia non è chiaro, ha detto l'archeologo Prieto, ma i Chimu hanno anche costruito un sistema di irrigazione artificiale e nuovi campi agricoli nelle vicinanze, e alcuni dei sacrifici potrebbero essere stati compiuti per "santificare "questo sistema agricolo.
“La mostra Giulio II e Raffaello è occasione preziosa per coinvolgere in primo luogo le istituzioni museali della città ad operare in maniera sistemica per creare, attraverso una narrazione diffusa nella città, un percorso che valorizzi il Rinascimento a Bologna come uno dei più significativi momenti della storia artistica italiana. L'itinerario rinascimentale parte dalla Pinacoteca con l’ospite Raffaello, per svilupparsi attraverso nove tappe che mostrano la ricchezza delle memorie del Rinascimento custodite nelle collezioni museali permanenti e nelle chiese o rappresentate dai palazzi sede dei musei. È un progetto di grande qualità che sicuramente solleciterà la curiosità dei residenti e dei numerosi turisti verso la scoperta della identità storica della nostra città”.
Una mostra che attraverso un vero e proprio viaggio nel tempo traghetta il pubblico indietro nei millenni raccontando la storia di una civiltà tanto gloriosa quanto antica e remota, di cui spesso si conosce solo l’ultimo tassello, quello più recente e universalmente reso famoso dal ritrovamento dei resti della grande città sacra di Machu Picchu.
All’interno di un percorso che racconta l’impiego del vetro nell’arte attraverso i secoli, la collezione testimonia l’intreccio tra vita e sentimento estetico dell’ingegnere Pino Clinanti (1914 - 2007) ed è resa straordinaria grazie alla presenza di un importante e antico nucleo di contenitori in vetro lattimo (un vetro “mimetico” di colore bianco opaco come il latte, risalente al 1450 circa e utilizzato come imitazione della porcellana cinese giunta a Venezia), materiale di cui Clinanti fu grande studioso
Il ritrovamento è avvenuto nei pressi di Evesham, una cittadina di 22.304 abitanti nella contea del Worcestershire, in Inghilterra. Il tratto portato alla luce è lungo una decina di metri