Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Celti e divisione del potere in famiglia. Quanto contavano le donne nelle successioni. Gli apporti di geni francesi e “lombardi”

Ma come erano i Celti imparentati con altri abitanti dell'Europa dell'Età del Ferro al di là del Baden-Württemberg? Un'analisi dettagliata delle origini genetiche di questo gruppo rivela un'origine genetica che probabilmente si trova nell'attuale Francia, ma che era diffusa in tutta la Germania meridionale dell'epoca. Inoltre, diversi individui mostrano un'origine genetica dall'Italia, che si adatta bene anche agli oggetti trovati nelle tombe, molti dei quali mostrano stili mediterranei.

Scopre in un campo una moneta d’argento di Carauso, l’imperatore romano nato povero che fu ucciso da un collaboratore

Carausio, di umili origini e appartenente alla popolazione dei Menapi, si distinse nella campagna militare dell'imperatore Massimiano contro i Bagaudi nel 286. Successivamente, divenne comandante della flotta britannica che pattugliava la Manica, con il compito di eliminare i pirati franchi e sassoni che devastavano le coste dell'Armorica e della Gallia Belgica. Tuttavia, sospettato da Massimiano di collaborare con i pirati, Carausio scoprì l'ordine della sua eliminazione e nel tardo 286 o agli inizi del 287 si autoproclamò imperatore.

Esplorano con i droni le superfici rocciose inaccessibili. Scoprono gigantesche incisioni rupestri di circa duemila anni fa

Sebbene la datazione precisa delle incisioni sia complessa, i motivi simili trovati sulle ceramiche della zona suggeriscono che possano risalire a 2.000 anni fa, se non di più. Le raffigurazioni più grandi rappresentano spesso serpenti, probabilmente boa constrictor o anaconda, che occupano un ruolo significativo nei miti e nelle credenze delle popolazioni indigene locali.

La pittura e il mito d’Europa, fanciulla rapita dal toro. Dall’erotismo alla politica delle immagini. L’aggressione esterna

Le corna del toro rappresentarono la mezzaluna islamica. Quindi ciò che si può penare è che, a livello psicologico, la concezione di Europa nasce come fronte unitario di reazione rispetto a un comune nemico, più che per reale coesione. E forse qui sta proprio la debolezza del soggetto politico. Il rapimento esterno è sempre pronto

A Pompei osserviamo la manutenzione dei dolia. Ci portano in una cantina romana e nel mondo di vini lontani. Le foto

"Durante le attività di manutenzione una restauratrice - spiega il Parco archeologico di Pompei - è impegnata in operazioni di consolidamento ed integrazione dei dolia (grandi contenitori in terracotta) presenti nella cella vinaria di Villa Regina a Boscoreale. Nelle foto il racconto di questo delicato e importante intervento sui 18 dolia della villa rustica"

Chi è questo misterioso bambino trovato a Pompei? Maschio o femmina? Defunto o lare? Rispondono gli esperti

Ma il volto del piccolo non è per nulla idealizzato. Ciò significa che le sue fattezze non sono riportate dal pittore a uno standard generale di raffigurazione - i putti appartengono a un luogo comune pittorico e sono piuttosto simili tra loro, con le bellezze idealizzate -  quanto a un'immagine che pare presa dal realtà o dal ricordo,

Pompei, scoperti gli attrezzi di un carpentiere e un letto in un ambiente servile della Villa di Civita Giuliana. Stanza deposito per factotum

Ora, un’ulteriore stanza amplia lo spaccato di vita degli ultimi, poco documentata nelle fonti letterarie. Questo ambiente contiene un letto, attrezzi di lavoro e quello che sembra un telaio, forse di un altro letto smontato. Si riconoscono inoltre ceste, una lunga corda, pezzi di legno e una sega con lama, che non sembra tanto diversa dalle seghe tradizionali usate fino a poco tempo fa. È stato individuato persino un pezzo della corda, sempre come impronta nel sottosuolo, che la teneva sotto tensione.

Nel mistero del limbo. Scoperte rare tombe di neonati gallo-romani. I doni, il corredo, l’anello, le tegole. La storia

Vicino alle sepolture, venivano rotte stoviglie di ceramica, il cui contenuto era offerto ai defunti e agli dei. Inoltre, per proteggere i piccoli defunti, venivano deposti oggetti "apotropaici" per garantire protezione nell'aldilà, come perle, monete e fusi. In un caso, una tazza di ceramica in miniatura è stata posta sulla testa di un bambino