Si prospettano operazioni di georadar per osservare la conformazione dell'antico anfiteatro di Volterra che, nella ore scorse - oltre ad alcune monete imperiali romane - ha offerto l'individuazione dell'accesso e l'apertura del criptoportico, la parte inferiore della struttura dedicata ai giochi circensi, ai tempi dei nostri antenati romani percorsa dal pubblico per giungere ai posti a sedere. Pur essendo restato per due millenni sotto 17 metri di terra la struttura di base appare perfetta, senza cedimenti. Nei primi giorni di settembre del 2020 gli archeologi e i collaboratori tecnici hanno prima posto in luce l'arco di accesso, poi ampliato la bocca del camminamento che era ostruito, a livello di imbocco. da materiali di colluvio, cioè terra portata dalle piogge, nei secoli
Anche il dictum del Tribunale di Torino si arresta sui medesimi principi: “Un'opera dell'ingegno riceve protezione a condizione che sia riscontrabile in essa un atto creativo, seppur minimo, suscettibile di manifestazione nel mondo esteriore: di conseguenza, la creatività non può essere esclusa soltanto perché l'opera consiste in idee ricomprese nel patrimonio intellettuale di una pluralità di soggetti. Il concetto giuridico di creatività, quindi, deve essere riferito non al contenuto esposto, ma alla forma interna ed esterna della esposizione e, di conseguenza, anche ciò che è già di dominio pubblico può costituire oggetto di un'opera tutelabile con il diritto d'autore quando essa sia espressa in una forma che rechi, in qualsiasi modo, l'impronta di elaborazione personale dell'autore”.
Nuovi elementi fondamentali emergono da uno studio di Bernardelli Curuz al quale Stile arte ha chiesto di produrre un saggio - tutto basato sulla rilettura di tutti i documenti e dei dipinti - che potesse offrire, in ogni dettaglio, la vicenda sentimentale che unì il pittore Edouard Manet alla giovane collega Berthe Morisot. L'autore si è mosso azzerando ogni pregiudizio ed ogni verità storica convenzionale, ripartendo da zero e mettendo in linea date, ore e moventi, come può essere costruita un'inchiesta. Un'inchiesta rispettosa dei protagonisti e senza condanne, che promuove la ricerca - totalmente inedita, nelle modalità - di un quadro che sta al di là di ogni facile insinuazione. Cosa accadde tra Berthe Morisot ed Edouard Monet? Ecco un racconto-verità, dolce e struggente, da leggere in queste ore estive, come si potrebbe leggere un racconto d'amore
57 capolavori di Monet e dei maggiori esponenti dell’Impressionismo francese provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi. Una mostra dal carattere eccezionale, in anteprima assoluta, con opere che lasciano il museo parigino per la prima volta dalla sua fondazione, avvenuta nel 1934. L'ultimo dipinto di Monet, realizzato prima della morte, in uno sforzo titanico verso la bellezza
Un'iniziativa di VisitBrescia - Brescia Tourism. Sette personaggi svelano le chiavi segrete di una straordinaria provincia. Dal maestro pasticcere Iginio Massari ad Andrea Cassarà, dal Direttore della prestigiosa rivista National Geographic Italia Marco Cattaneo per citarne alcuni, che loro per primi scopriranno viaggiando e giocando con gli indovinelli che nascondono le preziose mete
Modigliani era assolutamente ebreo e che sia stato e continui ad essere una sorta di predestinato agnello sacrificale buono per ogni occasione pochi dubbi. Metaforicamente e non solo venduto e comprato in una sorta di irreale grand bazar iniziato durante il suo funerale e che ancora oggi si perpetua per la gioia di grandi, piccini, furbi di tre cotte e coglioni per cui non esiste medicina. “…Artisticamente egli aveva ormai trovata la sua via; messa da parte la scultura, che gli era stata molto utile, si era rimesso a dipingere, e a Montparnasse, dove la Rotonde diveniva sempre più il caffè degli artisti, aveva anche degli imitatori.” scriveva Gino Severini. Imitatori che iniziarono a creare grossi problemi allo studio dell'autore
Renoir Sucks at Painting, il gruppo di haters di Renoir nato da un account Instagram, che ha iniziato, a lavorare sulla necessità di cancellazione di tutto quanto riguarda il grande pittore impressionista.
"Affreschi" con vernici naturali biodegradabili, studio delle realizzazioni, in anamorfosi, perfetta analisi del territorio, delle pendenze, dell'inclinazione del terreno. Grandi capacità organizzative. E un'inesausta fantasia.
Saype , pseudonimo di Guillaume Legros , nato il 17 febbraio 1989 a Belfort , è un pittore francese , specialista in arte urbana e in land art, considerato uno dei più influenti e promettenti giovani artisti del mondo. Nel 2019, Forbes lo ha, infatti, inserito tra le 30 figure più influenti del mondo, nel campo dell'arte e della cultura under 30
Grande è stata la sorpresa di tutti quando, nella terra, sotto i resti di un antichissimo assito, è apparsa una spada di bronzo, ancora infilata nella guaina di cuoio, conservato, per circa tre millenni, grazie a particolari qualità del terreno e alla protezione offerta da alcune assi. Molto interessanti anche le borchie metalliche delle ruote di un carro, materiali lignei e di cuoio, cinturini decorati, anelli e un sonaglio bronzeo, da cavallo, il primo trovato in Scozia - relativamente a quell'epoca - e il terzo nel Regno Unito
Agosto 2020. "il caldo ci uccide, ma le soddisfazioni sono tante! - dice l'archeologa Elena Sorge - Oltre alle solite meravigliose canalizzazioni, stiamo scendendo verso l'arena su un lato mentre dall'altra parte stiamo scavando il primo ordine... vediamo vediamo...". Il terreno inizia ad offrire, oltre alle strutture dell'anfiteatro, monete ed altri manufatti antichissimi