Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Sandaletti, libro, trucchi e profumi. Sempre più particolari sulla giovane romana, sepolta 1900 anni fa con questo corredo

Gli archeologi ci diranno quale sostanze fossero contenute nei balsamari della piccola necropoli - probabilmente legata a una stessa famiglia e sviluppatasi attorno a un mausoleo, a 300 metri da una villa romana che fu trovata in uno scavo del 2005 - facendo luce sulla misteriosa sostanza rosa che si è conservata ancora all'interno di alcuni di essi. Profumo o fondotinta?

Caravaggio non era solo luce violenta e ombre profonde. Restauro del Davide e Golia rivela aureola e mondo in penombra

Lo studio appena ultimato, dimostra come nella conservazione e nel restauro dei quadri, fino a un recente passato, ci si si basasse su preconcetti storico-artistici. Siccome si riteneva - e qualcuno, ancora oggi, lo ritiene - che Caravaggio sia soprattutto portatore di contrasti violentissimi di luce e ombra, senza senza semitoni e graduazioni chiaroscurali, le puliture del passato si sono svolte in modo selettivo, solo in certe aree - volti, punti di massima luce - e sul primo piano, ignorando lo sfondo della composizione e le zone in penombra.

Vasi da cucina e un ghiro d’argento trovati nell’accampamento romano con frigoriferi di 1900 anni fa. L’arrosto di ghiro

Un portafortuna donato a un militare pigro, amante del sonno e dei piaceri della tavola? I ghiri erano "compagni di giochi" dei bambini romani in quanti venivano allevati in casa. Essi crescevano in appositi stanze o recinti o, per chi avesse spazi minori, in glirari, grossi vasi con fori alle pareti che permettevano l'aerazione dell'interno. Gli animaletti venivano poi consumati dalla famiglia per l'ottimo sapore delle carni.

Indagini geomagnetiche rivelano un edificio antichissimo nel sottosuolo di Gubbio. E’ collegato alle misteriose tavole eugubine?

La Direzione regionale dei Musei dell'Umbria: "Grazie alla magnetometria e al georadar nel sottosuolo sono emerse numerose strutture, prevalentemente di natura edilizia. Ma la vera sorpresa si trova dietro il Teatro romano: lì è stata individuata una struttura quadrangolare, interpretata come una piazza porticata con un tempio posizionato sul lato meridionale. Questa scoperta assume un ruolo cruciale in connessione alle misteriose Tavole rinvenute nel Quattrocento nei pressi del Teatro in ambienti sotterranei finora inesplorati".

Cosa capita se scavi presso un castello medievale. Scoperti draghi e cavalieri, beccacce e Bafometti. Pentacoli e cerchi

In un muro distrutto nel XIII secolo, gli archeologi hanno rinvenuto un affascinante graffito raffigurante la battaglia di due cavalieri con un drago sputafuoco, una scena eccezionale che offre uno sguardo intrigante sulle narrazioni visive dell'epoca. Come ben sappiamo la vicenda di San Giorgio e il Drago era particolarmente diffusa, all'epoca, nel mondo cortese. La bestia immonda era la rappresentazione del Male, con connotazioni demoniache

“L’inquietante Bafometto è il volto della Sindone. Per questo fu simbolo dei Templari”. La diffusione in Toscana, tre eremi e chiese

Indagini sul presunto idolo templare confermerebbero l’ipotesi che l’immagine dell’uomo con baffi e barba scolpito per gli edifici dei cavalieri del Tempio fosse ricavata dal sacro telo segretamente conservato dall’Ordine per circa 150 anni. Questa iconografia è legata a diversi luoghi di culto

Nei depositi dei Musei Correr trovata una tavola che porta al mondo di Andrea Mantegna. Restauro e verifiche in corso

L'opera in questione è un dipinto rappresentante la Madonna col Bambino, San Giovannino e sei sante, gravemente danneggiato nel corso del tempo. Dopo un attento e laborioso processo di restauro, attualmente in fase di ultimazione, il dipinto sarà presto sottoposto all'analisi e al giudizio degli studiosi. Questi ultimi avranno il compito di valutare non solo l'ideazione della composizione e del disegno, chiaramente attribuibili a Mantegna, ma anche se l'esecuzione pittorica sia effettivamente opera sua. Un interrogativo che aggiunge ulteriore fascino alla scoperta.