Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Scultura offertoriale emerge dal terreno durante lavori edilizi. Gli archeologi: “E’ un Chac Mool del Cinquecento”

Il Chac Mool è un modello di scultura con funzione di altare, tipico della mesoamerica precolombiana che riproduce una figura umana, adorna di gioielli, in posizione reclinata con la testa alzata e rivolta verso il lato destro, con un recipiente appoggiato sul ventre. Su questo recipiente venivano appoggiate le offerte in occasione dei sacrifici.

I Romani conquistarono i Galli francesi anche sulle tavole. Lo scavo archeologico conferma: portarono uva e una miriade di frutti diversi. Ecco quali

"L'archeobotanica francese: "I Romani portarono la viticoltura nel bacino di Clermont-Ferrand e quindi l'uva è frequente. Molto comuni sono anche le prugne, le pesche, le ciliegie e la frutta secca come noci e nocciole. Fatta eccezione per la nocciola, la maggior parte di questi frutti furono portati dall'Italia dai romani che ne mangiavano moltissimi. In termini di acculturazione, le élite romane portarono non solo i loro edifici, ma anche il loro cibo. È romanizzazione dei frutti. Tutto si svolge nel I-II secolo d.C. J.-C., proprio come oggi siamo passati dal cassoulet all'hamburger".

L’occasione del giorno. Splendido dipinto veneto del XVII secolo all’asta in queste ore on line. Offerte ferme a 1100 euro

Eseguito con maestria era attribuito a Pietro della Vecchia (Pietro Muttoni) (Venezia, 1603 – Vicenza, 8 settembre 1678) Pittore, copista nonché falsario di Tiziano e Giorgione. Incorniciato con bella cornice neoclassica è in condizioni discrete, già pronto da appendere, reintelato nel XIX secolo e misura 86,5 per73,5. Per vedere tutte le fotografie, leggere la scheda e vedere le quotazioni potete CLICCARE QUI

I tesori della villa romana trovati sotto un vigneto di Negrar. Scavi, scoperte e visite all’area

La villa aveva un'ampiezza di 3mila metri quadrati e si sviluppava attorno a un cortile o a un giardino di circa 400 metri quadrati. La parte interna, che si affacciava su questo giardino chiuso, era tutta circondata da un elegante portico sorretto da colonne, con caratteristiche architettoniche e decorative paragonabili alle migliori ville dell’aristocrazia romana dell'epoca

Il georadar rivela una città nascosta, sotto la fortezza romano-bizantina di Zerzevan. Cosa sono quei vani enormi?

Enormi strutture a più piani sono state identificate in questi giorni sotto una fortezza dell'Impero romano d'oriente, in Turchia, grazie all'intervento degli archeologi con i georadar, strumentazioni che, funzionando un po' come i sonar che scandagliano la profondità del mare, consentono di "vedere" cavità e muri sotto il terreno

96 gioielli antichissimi vanno all’asta on line Le quotazioni e le provenienze di tutti gli oggetti. Le immagini dei singoli pezzi

96 oggetti gioielli antichissimi, provenienti da collezioni europee, vanno all'asta in queste ore sul sito internazionale Catawiki. Un'asta molto curiosa, che consente di fare una carrellata tra anelli, pendenti, braccialetti dall'inusuale disegno. Per vedere le foto degli oggetti preziosi, conoscerne quotazioni e provenienza potete cliccare qui

C’è un tempio capitolino sepolto nel vallone! Le immagini dal drone dell’imponente edifico romano appena scoperto in Romagna. Qui il video

“I resti – dice il Ministero della cultura – sono quelli di una struttura quadrangolare di grandi dimensioni che si può ricollegare a un edificio di culto di età romana, datato, in via preliminare, al I sec. a.C., coevo con la pavimentazione in lastre di pietra arenaria del foro lasciate a vista nella vicina area archeologica pubblica e ritrovate anche alla base delle evidenze strutturali messe in luce. L’eccezionalità di tale rinvenimento consiste anche nel suo stato di conservazione: un’unica imponente struttura in corsi orizzontali di blocchi di arenaria, identificata come il podio sopra il quale si dovevano ergere i muri dell’antico edificio di culto, secondo la tipologia di tempio italico ben attestata nella penisola, conservato per un’altezza massima di 2,85 metri”.

Tagli le piante e… trovi un castello. Riemerge così il trecentesco castello della Luppa a Chioggia. La sua storia, l’odio per i genovesi

Il Forte San Felice, il cui nucleo originario risale al 1385, anno della posa della prima pietra del Castello della Luppa - quello che è stato liberato ora dalla vegetazione che ne impediva la lettura -  venne costruito in posizione strategica sull'isolotto naturale all'ingresso della laguna dopo la Guerra di Chioggia che aveva visto la Repubblica di Venezia attaccata da quella di Genova

Il pozzo delle meraviglie d’Orvieto è “senza fondo”. Trovate ancora brocche medievali e rinascimentali. Raccontano storie del bere

C'è da farne mezzo museo. Mezzo museo dedicato all'evoluzione della ceramica medievale italiana - con particolare riferimento all'Italia centrale - nel passaggio al Rinascimento e al Barocco. I pezzi recuperati dal pozzo di Campo della Fiera di Orvieto sono di assoluta bellezza e testimoniano una "civiltà del bere" che poggiava sulla narrazione e sulla bellezza. Che fosse acqua o vino il liquido agognato giungeva al consumatore racchiuso in una storia policroma, con una suggestione simbolica.