Il raro oggetto di legno e bronzo - poco più grande di una scatola di fiammiferi - proviene dai beni di un esponente dell'ordine tardomedievale riformato dei Fratelli della Vita Comune
Nella villa rustica sono stati trovati almeno sei ambienti realizzati con ciottoli e malta. I sassi arrotondati caratterizzano questa zona morenica. La villa romana era protetta da un muro di recinzione
Il tempio potrebbe risalire a un periodo compreso tra il I secolo a.C e i primi anni del I secolo d.C e poteva presentare analogie con il tempio Capitolino di Brescia, nella foto qui sopra, alla nostra destra.
Nell’estate rovente, l’area semi-desertica di Los Monegros, in Spagna, ci restituisce una straordinaria storia di adattamento e sopravvivenza ai cambiamenti climatici avvenuti attorno al 6200 a.C. A ritrovarne le tracce, un’equipe di archeologi dell’Università di Pisa impegnati nel progetto “MesoHistories”, diretto da Niccolò Mazzucco, professore dell’Ateneo pisano, e Javier Rey Lanaspa, archeologo del Governo di Aragona
Attorno al 70 a.C. un incendio divorò le parti lignee della casa, il tetto e i soffitti crollarono, lasciando ceramiche e altri oggetti, nei punti in cui si trovavano. L'evento choc funse da elemento di cristallizzazione degli ambienti, seppur in gran parte divorati dalle fiamme
La rassegna, composta da oltre cinquanta opere allestite nelle tre sedi della mostra: le Scuderie Granducali e Palazzo Rossetti a Seravezza e Palazzo Simi a Levigliani, intende presentare il pittore stazzemese sotto una nuova luce
Adagiata a circa 160 metri di profondità sul fondale sabbioso, a Civitavecchia, la nave oneraria romana conserva un carico di centinaia di anfore romane tipo ‘Dressel 1 B’, la maggior parte integre, che hanno formato un giacimento delle dimensioni di mt. 12 di larghezza per mt. 17 di lunghezza
"Lo scavo del castello di Montebaranzone ha dato risultati di grande interesse. - dicono gli archeologi di Archaeology Mountains Rivers - Sono emersi i resti ben conservati dell’area signorile del castrum e parte del cimitero della chiesa di San Michele".
Ecco ciò che so della sua morte. Quella domenica era fuori immediatamente dopo pranzo, il che era insolito. Al crepuscolo, non era ancora tornato, il che ci sorprese moltissimo, perché estremamente corretto nei suoi rapporti con noi, arrivava sempre ai pasti regolari. Eravamo tutti seduti sulla terrazza del caffè, cosa che succedeva solo la domenica dopo il trambusto di una giornata più stancante dei giorni feriale. Quando vedemmo arrivare Vincent, era calata la notte- Dovevano essere circa le nove
Allestita negli spazi delle antiche prigioni veneziane, l’esposizione è una delle attese anteprime del Festival dell’araldica di Feltre, in programma per le prime due settimane del prossimo ottobre e che si proporrà come un’occasione per esplorare il mondo degli stemmi e il loro linguaggio di figure, segni, simboli e colori