Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Un tratto del Tirreno tappezzato da mucchi d’anfore romane intatte. I Cc scoprono un relitto di 20 metri del II-I secolo a. C.

Adagiata a circa 160 metri di profondità sul fondale sabbioso, a Civitavecchia, la nave oneraria romana conserva un carico di centinaia di anfore romane tipo ‘Dressel 1 B’, la maggior parte integre, che hanno formato un giacimento delle dimensioni di mt. 12 di larghezza per mt. 17 di lunghezza

29 luglio, giorno della morte di Van Gogh. Suicidio? Una testimone oculare racconta così cos’è successo

Ecco ciò che so della sua morte. Quella domenica era fuori immediatamente dopo pranzo, il che era insolito. Al crepuscolo, non era ancora tornato, il che ci sorprese moltissimo, perché estremamente corretto nei suoi rapporti con noi, arrivava sempre ai pasti regolari. Eravamo tutti seduti sulla terrazza del caffè, cosa che succedeva solo la domenica dopo il trambusto di una giornata più stancante dei giorni feriale. Quando vedemmo arrivare Vincent, era calata la notte- Dovevano essere circa le nove

Urne dell’Età del Bronzo su una spiaggia della Puglia. In una tomba di 3200 anni fa un prezioso “rasoio bilama” di un capo. Le foto

Sebbene spesso le tombe risultino danneggiate nella porzione superiore da interventi condotti dall’uomo nei secoli successivi all’abbandono della necropoli (Età Ellenistica), e poi forse anche in tempi molto più recenti a causa delle attività connesse con la piantata delle tamerici, in qualche caso la perseveranza degli archeologici è stata davvero premiata

Mostra di Nico Vascellari. La denuncia per le galline-fantasma “imprigionate” in una scatola. La sorpresa

"Sono 18 milioni le galline che in Italia vengono allevate in questo modo crudele. - scrive Essere animali, che ha appoggiato l'iniziativa dell'artista, strumento di grande sensibilizzazione a questo tema spinoso - Anche quando allevate “a terra” le condizioni non sono meno gravi e, in ogni caso, in tutte le tipologie di allevamenti la sorte per le galline è la stessa: il macello dopo che cala la produttività"

Il linguaggio fotografico, tra classicità e sperimentazione. Mostra in tre percorsi al MaGa di Gallarate

La mostra si configura come una narrazione in cui diversi episodi e autori si alternano e susseguono, intrecciando le ricerche dedicate all’immagine la sua frammentazione con autori quali Emilio Isgrò e Valentina Berardinone, per proseguire con la MEC Art di Gianni Bertini, Bruno Di Bello e Aldo Tagliaferro, il dialogo con la poesia visiva, la mail art e la performance con Mirella Bentivoglio, Maria Lai e Giuseppe Chiari fino alle ricerche linguistiche di Franco Vaccari. La mostra si completa affrontando la questione legata alla persistenza del paesaggio nelle identità e non identità dei luoghi con le opere di Luigi Ghirri e Marina Ballo Charmet, fino ai grandi cicli di produzioni fotografiche commissionati dal museo come il progetto Ex/post Orizzonti temporanei di Mario Cresci e Moltiplicazioni di Armin Linke.

Specchio per truccarsi, spada e scudo per combattere. Il dna conferma. La tomba anomala di 2000 anni fa era di una donna guerriera

Per decenni gli archeologi si erano chiesti se la camera funeraria rivestita di pietra, scoperta nel 1999, contenesse quindi i resti di un uomo o di una donna. A causa della natura del terreno i resti umani erano consumati e l'apparato scheletrico si era quasi completamente dissolto nel terreno