Bel colpo per il pescatore! Trova nel terreno un denario dell’imperatore romano maledetto. Oggi la moneta va all’asta. Quanto guadagnerà? La storia del ribelle ucciso

Il cercatore fortunato e la moneta rara dell’Imperatore usurpator Carausio @ Noonans auction

Il 22 ottobre 2024, la casa d’aste Noonans Mayfair metterà all’asta un denario d’argento estremamente raro dell’imperatore romano Carausio. La moneta, scoperta a giugno 2024 nel Somerset da un appassionato di metal detector, Mike Clark, è una scoperta unica e molto significativa per la numismatica romana. Si stima che la moneta possa raggiungere un valore compreso tra le 6.000 – equivalenti a 7200 euro – e le 8.000 sterline – equivalenti a 9.611 euro – , grazie alla sua rarità e al suo eccezionale stato di conservazione.

La scoperta della moneta

Mike Clark, pescatore commerciale in pensione e appassionato di metal detector da oltre 52 anni, ha trovato la moneta in un campo di pascolo a South Brewham, nel Somerset. L’evento si è svolto il 9 giugno 2024, durante uno scavo organizzato con circa venti cercatori di tesori. Armato del suo fidato metal detector XP Deus 1, Mike non ha ottenuto risultati significativi durante la mattina. Tuttavia, nel pomeriggio, mentre esplorava un altro campo, ha rilevato dapprima una moneta da una sterlina, seguita poco dopo da un segnale più profondo, a circa sei pollici sotto terra. Fu allora che emerse una moneta d’argento, che Mike identificò immediatamente come un denario di Carausio, l’usurpatore romano che aveva dichiarato l’indipendenza della Britannia.

Consapevole dell’importanza del ritrovamento, Mike ha contattato il funzionario di collegamento per i ritrovamenti locali (Portable Antiquities Scheme), garantendo che il denario fosse correttamente registrato e catalogato.

Il luogo della scoperta: South Brewham, Somerset

South Brewham, piccolo villaggio nel Somerset, è situato in una zona ricca di storia antica. Questa regione del sud-ovest dell’Inghilterra ha visto diverse occupazioni nel corso dei millenni, incluse le epoche celtica, romana e anglosassone. I campi di pascolo circostanti sono stati esplorati numerose volte dagli archeologi e dai cercatori con metal detector, poiché la presenza romana in Britannia, specialmente in aree rurali come questa, è ben documentata.

Il Somerset era un punto strategico durante il periodo romano, con diverse strade che collegavano insediamenti locali, ville e postazioni militari. Il ritrovamento della moneta in questa zona potrebbe essere il segno di un passaggio di truppe o mercanti romani, o addirittura di una comunità che utilizzava la moneta per scambi commerciali locali.

L’imperatore Carausio: il primo “brexiteer” dell’Impero Romano

Carausio fu una figura straordinaria nella storia romana. Nato in Gallia intorno al 250 d.C., era un comandante navale che servì sotto l’imperatore Massimiano come capo della flotta romana “Classis Britannica”, incaricata di difendere la Manica dai pirati sassoni e franchi. Tuttavia, nel 286 d.C., Massimiano ordinò l’esecuzione di Carausio, accusandolo di aver trattenuto parte del bottino sottratto ai pirati per sé.

Per sfuggire alla condanna, Carausio si proclamò imperatore della Britannia e della Gallia settentrionale, stabilendo un regno indipendente che sarebbe durato sette anni. Questa mossa audace lo rese una sorta di precursore di movimenti separatisti, guadagnandogli il titolo di “primo brexiteer” in alcune narrazioni moderne.

Carausio tentò di legittimare il suo potere attraverso una propaganda numismatica, coniate nelle sue monete. Il denario ritrovato da Mike Clark rappresenta un esempio di questa strategia. La moneta raffigura Carausio con un busto laureato e, sul retro, un leone radiato che tiene un fulmine, simbolo del ritorno dell’età dell’oro attraverso il suo regno. Le lettere RSR, abbreviazione di “Rodeunt Saturnia Regna” (Il regno di Saturno ritorna), tratte dalle “Ecloghe” di Virgilio, sono un ulteriore riferimento a questa visione utopica.

Nonostante i suoi sforzi, Carausio fu tradito e assassinato nel 293 d.C. dal suo ministro delle finanze Allectus, ponendo fine al suo breve ma affascinante tentativo di creare un impero indipendente in Britannia.

Il metal detecting in Italia: una riflessione

L’utilizzo del metal detector è diventato una passione crescente in molti paesi, inclusa l’Italia. Tuttavia, il quadro legislativo italiano è diverso da quello britannico, dove le scoperte archeologiche fatte con il metal detector sono gestite dal Portable Antiquities Scheme, un sistema che permette ai cercatori di tesori di collaborare con le autorità per registrare e conservare i reperti.

In Italia, la legge prevede che tutti i beni archeologici appartengano allo Stato, e il loro ritrovamento deve essere immediatamente segnalato alle autorità. L’uso di metal detector per scopi archeologici senza permessi specifici è strettamente vietato, e le sanzioni per chi trasgredisce possono essere severe, compresi arresti e multe. Questo per evitare il saccheggio di siti archeologici e la dispersione di beni culturali di inestimabile valore.

Il dibattito sull’utilizzo del metal detector in Italia continua, poiché molti sostengono che un sistema di collaborazione come quello britannico potrebbe aiutare a preservare il patrimonio culturale, invece di lasciarlo nelle mani del mercato nero. Tuttavia, le sfide legali e burocratiche legate alla tutela del patrimonio italiano rendono complesso qualsiasi tentativo di riforma.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa