Cagliari, nelle tenebre esplosive del Cinquecento. Come questi spazi saranno utilizzati dal Museo

"In particolare - dicono i responsabili del Museo - presentiamo gli spazi delle cannoniere cinquecentesche che corrono sotto il Museo e la Pinacoteca e sbucano negli spazi oggi in uso alla Polizia di Stato. Costruite nella prima metà del ‘500, le due cannoniere sono opera dell’architetto cremonese Rocco Cappellino, al quale si deve un primo disegno del sistema fortificato della Cittadella dei Musei"

Nonostante il periodo di ferie, al Museo archeologico nazionale di Cagliari i lavori non si fermano.
Notevoli interventi riguardano la configurazione degli spazi di nuova acquisizione da parte del Museo, che saranno resi fruibili al pubblico, grazie a interessanti progetti di allestimento.


“In particolare – dicono i responsabili del Museo – presentiamo gli spazi delle cannoniere cinquecentesche che corrono sotto il Museo e la Pinacoteca e sbucano negli spazi oggi in uso alla Polizia di Stato. Costruite nella prima metà del ‘500, le due cannoniere sono opera dell’architetto cremonese Rocco Cappellino, al quale si deve un primo disegno del sistema fortificato della Cittadella dei Musei”.


“Successivamente intervenne sull’impianto difensivo il più esperto Giorgio Palearo Fratino, ticinese, che nel 1573 ampliò il disegno delle mura perimetrali, conservando l’impianto delle cannoniere. – prosegue il Museo archeologico nazionale di Cagliari – Infine, nel 1820 circa, il conte Boyl, direttore del Regio Arsenale, commissionò lo scavo della galleria di raccordo, che intercetta parte delle cannoniere cinquecentesche”.

“Lo spazio compreso tra i muri di Cappellino e Palearo Fratino è quello oggi occupato dal Museo Archeologico, dalla Pinacoteca e dal Museo etnografico regionale collezione Luigi Cocco dell’ ISRE Istituto Superiore Regionale Etnografico
Gli spazi delle cannoniere cinquecentesche sono stati acquisiti al patrimonio del Museo nel corso del 2023 e sono attualmente interessati da un importante intervento di recupero e valorizzazione per una futura apertura al pubblico.
Nelle fotografie alcune immagini delle cannoniere nello stato attuale e la planimetria realizzata dal Museo con il laser scanner”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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