“E’ di recente pubblicazione, sulla rivista “Earth-Science Reviews”, l’esito di una ricerca multidisciplinare ed internazionale guidata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia”. – dice la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino – Questo studio ha certificato che la famosa #eruzione del #Vesuvio del 79 d.C., causa della distruzione di Pompei e dei centri limitrofi, non avvenne il 24 agosto, come si è sempre creduto, ma il 24 ottobre di quell’anno.
Il team di ricercatori è arrivato a questa conclusione raccogliendo e analizzando criticamente la vasta produzione scientifica disponibile sull’eruzione nonché le testimonianze archeologiche – che, già da alcuni anni, facevano propendere per la collocazione in autunno dell’evento eruttivo – integrandole con nuove ricerche.
“Non tutti sanno, però, che anche il nostro territorio (Salerno e Avellino) fu colpito, seppure con minore intensità, dagli effetti della famosa eruzione. – prosegue Soprintendenza – La colonna eruttiva, infatti, salì dal cratere per oltre 20 km nell’atmosfera e ricadde, spinta dai venti, verso sud facendo depositare oltre due metri di pomici e ceneri anche su buona parte del Golfo di Salerno. A Positano, ad esempio, la villa romana, inizialmente investita da un sottilissimo strato di ceneri e, subito dopo, da una fitta pioggia di pomici, subì dei grossi danni a seguito dell’evento eruttivo. Alcuni giorni dopo, con le piogge, la reattività delle piroclastiti trasformò l’ammasso caotico fangoso in una sorta di tufo durissimo che seppellì e, al tempo stesso, preservò i resti della villa.
Parti delle strutture lignee del tetto e solaio superiore crollarono.
Sotto la spinta sempre più pesante dell’ammasso fangoso da monte, le pareti dell’ambiente triclinare cominciarono a collassare. La parte superiore subì uno spostamento di circa 40 cm verso valle ma non crollò. (ben visibile osservando le linee degli affreschi, ndr)
La villa, al tempo dell’eruzione, era in fase di ristrutturazione a seguito dei danni causati da un terremoto avvenuto nel 62 d.C.