Cammina sulla riva del fiume. Tra i sassi trova uno splendido reperto romano. Cos’è

ANTICA ROMA – Dall’impero romano. 10 agosto 2024. Il reperto di ceramica patinata di nero ricorda il gusto arcaico di origine etrusca. Il volto e il busto del dio barbuto appare come una sorta di polena estroflessa. Parte di un elegante contenitore di ceramica o oggetto devozionale?

La notizia dello splendido ritrovamento è stata data in queste ore da Lara Maiklem, scrittrice e cercatrice di tesori sulle rive del Tamigi. La capitale britannica – Londinium, fondata proprio dai Romani nel 43 d.C. – si è così fusa con la capitale dell’impero attraverso questo oggetto, rimasto nel fiume poco meno di 2000 anni.

L’oggetto è stato trovato tra i ciottoli del Tamigi.

 “Oggi ho avuto il piacere di imbattermi nella mia compagna Heidi, e lei aveva appena trovato questo bellissimo pezzo di samian romano. – dice la cercatrice-scrittrice – Gli esperti che l’hanno visto non sanno se sia un raro samian nero o se la parte scura sia frutto del, ma deve provenire da una grande ciotola o da un vaso. Penso che siamo tutti d’accordo che ha un bell’aspetto per essere un oggetto di quasi 2.000 anni”.

La ceramica samian era un terra sigillata – cioè un prodotto industriale dotato di “sigillo-bollo” del produttore – prodotta in Africa per i mercati internazionali dell’impero.

L’oggetto apparirebbe invece, a nostro giudizio, prodotto da una manifattura meno seriale. Il dio è stato realizzato con argilla che, in prima cottura, si è presentata rosso-arancione. E’ stata poi verniciata con colore bruno, secondo un gusto arcaico, che si riconnette alla tradizione etrusca. E sottoposta a una seconda cottura.

L’erosione parziale del volto, dovuta a una lunga permanenza nel fiume, permette di vedere la terracotta e la sovrapposizione della vernice.

Difficile, da un’immagine, stabilire cosa fosse l’oggetto originario. Un foro a sezione rettangolare che sembrerebbe realizzato durante la fase di produzione – lo vedete nell’immagine qui sopra – lascerebbe aperta, accanto all’ipotesi del lacerto di ceramica da tavola, la possibilità che l’oggetto potesse essere prodotto come applique, cioè come immagine da applicare – a fini devozionali? – a un muro o a parti di legno. Vedremo meglio, nelle prossime ore, quando si avranno a disposizione altre immagini.

Chi è il dio rappresentato? Potrebbe essere Giove o Nettuno, anche se l’iconografia sembrerebbe rinviare in modo più stretto al re degli Dei, com’è visibile nell’immagine qui sotto.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa