Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Hanno ritrovato il castello di Matilde di Canossa. Sul monte, sotto alberi e zolle, la struttura inizia a riemergere

Montebaranzone è una frazione di Prignano sulla Secchia, un Comune di circa 3800 abitanti della provincia di Modena, il cui municipio sorge a un'altitudine di 557 metri sul livello del mare. Matilde di Canossa fece di questo luogo una delle sue residenze predilette, dove vi costruì uno dei fortilizi più importanti della collina tra il fiume Secchia e il torrente Fossa. Il toponimo sembra possa derivare dal pre-latino barranca cioè burrone, oppure da nomi propri liguri o longobardi quali Barancio o Barucio
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Giovane coppia fa lavori in giardino e si imbatte nella tomba di un guerriero sepolto con la spada e con la lancia

Nella fossa sono stati trovati una spada, una lancia, una fibbia per cintura, perle di vetro dorate, una fibbia - anch'essa, probabilmente dorata, in origine - e una spilla per fermare il mantello. Finora - ma lo scavo sarà effettuato nel prossimo fine settimana - non sono stati trovati resti ossei. Non è escluso che il guerriero sia stato cremato e che nella sepoltura, accanto alle sue ceneri sia stato deposto il corredo funebre
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Sciolto il mistero del tesoro di 7000 monete romane e medievali trovate sepolte in campagna in un grosso vaso

La presenza di monete romane nel tesoro può essere spiegata con una circolazione residua di materiali molto antichi, che potevano essere scambiati per il valore intrinseco del metallo, l'argento. Pertanto anche le monete fuori corso d'ogni epoca potevano essere utilizzate, dopo la pesatura
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Scoperta la tomba di un antico romano cremato su prezioso letto da triclinio. Recuperati 600 pezzi del mobile decorato

Questi frammenti erano sparsi sia tra i resti del fuoco che erano stati gettati nella fossa sepolcrale, sia all'interno dell'urna di argilla che conteneva le ceneri della cremazione. Inoltre, è stata portata alla luce una brocca a un manico, deposta come offerta sul coperchio dell'urna
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Scavi per la ghiaia. Scoperta necropoli romana e tomba di un bambino di 5 anni con corredo per l’igiene personale

La cremazione all'interno della tomba 242 era stata posta in un angolo della fossa sepolcrale quadrata. Sorprendentemente, l'analisi dei resti umani ha rivelato che si trattava delle spoglie di un bambino morto all'età di quattro o cinque anni. I familiari avevano equipaggiato abbondantemente la tomba con oggetti funerari, che erano solitamente più comuni tra gli adulti.
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La Conceria di Pompei apre al pubblico dopo il restauro. Le immagini e il tour

Le diverse fasi del processo di lavorazione delle pelli si svolgevano in diverse aree dell'edificio. Il lavaggio delle pelli, che comportava l'uso di sostanze dall'odore sgradevole, avveniva all'interno di grandi contenitori alimentati d'acqua, situati sotto il porticato o forse in un'area distante lungo le rive del fiume Sarno. La concia vera e propria, mediante la macerazione delle pelli, avveniva all'interno di quindici grandi vasche cilindriche conservate in uno degli ambienti dell'edificio. Infine, le pelli venivano battute e lavorate nei piccoli ambienti sul lato est del peristilio, divisi da bassi muretti trasversali. Inoltre, si trova un ampio triclinio estivo, destinato agli ospiti del titolare dell'attività, che risiedeva all'interno del complesso.
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1912. Così apparve il volto della mummia della nonna di Tutankhamon

Il viso intenso, incorniciato dalla lunga e folta chioma scura, impressionò gli studiosi. Una prima analisi della mummia fu compiuta dall'anatomista Grafton Elliot Smith. L'imbalsamazione era stata eseguita con grande attenzione: i lineamenti del viso perfettamente riconoscibili, così come la chioma è incredibilmente conservata, al punto che Elliot Smith poté notare come la regina non avesse un solo capello grigio
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Gli archeologi scoprono una necropoli etrusca nel Campo dell’Arpia a Populonia. Le prime evidenze, i reperti

Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia - all''interno del quale si svolgono gli scavi archeologi di questi giorni - comprende l’area dove sorgeva la città etrusca e romana di Populonia, nota fin dall’antichità per l’intensa attività metallurgica legata alla produzione del ferro
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Finita l’autopsia delle due antiche “amazzoni” uccise con spade e colpi d’ascia. Facevano la guerra come professione

I sorprendenti esiti delle indagini di laboratorio confermano che le due giovani donne, prima di essere uccise e sepolte con un nobile corredo, avevano partecipato ad altri scontri armati. Vecchie ferite al cranio raccontano di ferite rimarginate. La punta di una freccia si era infitta nella coscia di una delle due, anni prima, ed era rimasta nel muscolo. Il colpo fatale con un'accetta, dopo un tiro verticale di spada al fianco e una pugnalata alla gamba
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Abbattono casermette. Lì sotto trovano i resti di un’abbazia benedettina del 1000. I reperti, i chiostri, le sepolture

Durante la Rivoluzione, l'abbazia fu dichiarata proprietà nazionale e le monache furono disperse. Acquistato da un commerciante di materiali da costruzione, fu smantellato nella prima metà dell'Ottocento, ad eccezione di alcuni padiglioni e annessi. poi diventò un'area militare
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