Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Capo Bove. Il georadar rivela strutture – forse romane – sepolte sotto questo prato

Uno scavo nel giardino aveva già portato portato in luce un impianto termale della metà del II secolo d.C. con fasi edilizie fino al IV secolo e tracce di uso agricolo-produttivo riferibili al periodo tardo antico. Delle terme rimangono decine di ambienti, pavimentazioni a mosaico e in marmo colorato, vasche idrauliche, tubuli in terracotta, l’impianto fognario e porzioni dei rivestimenti in lastre di marmo e intonaco dipinto
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Scoperta una tomba di coppia. Lui e lei. 30enni vissuti 3200 anni fa. Sepolti insieme nel letto, sull’oro

Le sepoltura bisoma sarà studiata accuratamente. I resti non sembrano portare segni di violenza all'apparato osseo, legati a una morte violenta. Ma è anche chiaro che lesioni ai tessuti molli non sono più rilevabili. Difficile ipotizzare la causa di morte - a livello di sepolture bisome - che potrebbe essere legata a un avvelenamento - del cibo o dell'aria a causa del monossido di carbonio -. Più difficile ipotizzare che le sepolture bisome siano originate da una contemporanea malattia mortale della coppia quando, come in questo caso, la tomba fu sigillata e mai più riaperta.
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3000 reperti archeologici di Ercolano in 3D. Presto potranno essere visti da tutti via internet

L'intervento prevede anche l’acquisizione di immagini ad alta risoluzione dei dipinti murali o delle pavimentazioni presenti nel sito archeologico, la informatizzazione dei Diari di scavo e del Giornale dei lavori. L’insieme non si limiterà all’uso per la conoscenza e la gestione del patrimonio archeologico, ma sarà la base per lo sviluppo di una APP per la fruizione on-site
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Scavi per una scuola. Trovati i resti medievali di 3 donne e 3 bambini sepolti insieme, mano nella mano

Le sepolture doppie - o sepolture bisome - sono piuttosto rare e presentano spesso interrogativi ai quali è difficile dare una risposta certa. In alcuni casi le persone sepolte erano coppie di uomini e donne, morti contemporaneamente e sepolti mano nella mano o abbracciati. Malattia? Avvelenamento? Omicidio? La morte contestuale per malattia, anche se non impossibile, pare altamente improbabile. In diversi casi le coppie di defunti trovati in Europa in tombe bisome non presentano segni particolari di violenza, a livello osseo.
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Ogni legione romana aveva una propria “impronta digitale” metallica. Identificato il luogo della Disfatta di Varo

Sulla base di indicatori diversi, gli studiosi tedeschi sono riusciti a dimostrare, nei giorni scorsi, la presenza della XIX Legione di Varo a Kalkriese, nella Bassa Sassonia e a confermare che la battaglia della foresta di Teutoburgo - 9 d.C. -, chiamata clades Variana ("la disfatta di Varo") dagli storici romani si svolse proprio in quell'area. Nel 9 il capo dei Cherusci, nonché alleato romano, Arminio, organizzò una trappola contro i Romani: informò Varo di un'inesistente rivolta delle tribù occidentali, e gli consigliò di portare l'esercito sul Reno. Varo - che, in seguito alla disfatta, si sarebbe suicidato - si mosse con tre legioni, la XVII, la XVIII e la XIX, ma il tradimento di Arminio fece scattare la trappola: le legioni, bloccate vicino Osnabrück, vennero sconfitte e distrutte, appunto, nella battaglia della foresta di Teutoburgo, avvenuta a Kalkriese
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Una “lavanderia industriale” romana e una casa con forno emergono dai nuovi scavi a Pompei

A Pompei, si sta nuovamente scavando in un’area estesa per circa 3.200 mq, quasi un intero isolato della città antica sepolta nel 79 d.C. dal Vesuvio. Il progetto si inserisce in un più ampio approccio che, sviluppato durante gli anni del Grande Progetto Pompei, mira a rettificare e risolvere i problemi idrogeologici e conservativi dei fronti di scavo, ovvero il confine tra la parte scavata e quella inesplorata della città antica
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Risolto il mistero della testa di toro nella “vasca magica” etrusco-romana di San Casciano dei Bagni

Il rilievo occupa una posizione particolare: non decora l’esterno della vasca, ma il suo interno ed è localizzato a quasi due metri di profondità. In origine doveva essere decorato da una struttura metallica. A cosa serviva? La risposta degli archeologi
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Archeologia della Grande Guerra in Trentino. Scavi, ricerche e scoperte nel ghiaccio di fuoco

A Punta Linke è possibile percorrere la galleria strappata al ghiaccio che l'ha imprigionata per cento anni, entrare in spazi e ambienti dove i soldati e gli addetti alla teleferica erano costretti a vivere in condizioni estreme e gettare lo sguardo sull'immensità del ghiacciaio dei Forni
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Scavano per realizzare una chiesa in provincia di Caserta e trovano un’imponente fornace romana

Il territorio di San Prisco, originariamente, era in buona parte compreso nelle mura della città di Capua. La restante parte era adibita prevalentemente come necropoli della città di Capua. Questo è confermato dal ritrovamento presso la località chiamata Ponte di San Prisco, vicino al limite della cinta muraria della Capua antica, di resti di una necropoli del IV secolo a.C. Di eccezionale importanza è stato il ritrovamento nel 1997 da parte della Soprintendenza dei Beni Archeologici dell'impianto dell'antico tempio di Giove della città di Capua in San Prisco nella località Costa delle Monache, come sostenuto anche dal Beloch e da autori classici. L'edificio è datato fra il III e il II secolo a.C.
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