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Posts published in “archeologia”

Dante. Come fu suggestionato dall’Aldilà degli Etruschi, dei Romani e degli Egizi

I materiali del Museo archeologico di Bologna aprono al mondo dei miti ai quali l'autore della Divina commedia attinse per costruire minuziosamente l'Oltretomba cristiano. Le difficili prove dei defunti egizi

Sensazionale scoperta in Toscana. Va a spasso con papà e vede un “sasso a forma di fungo”. Trova Statua-stele di 4500 anni fa

Le statue stele sono monumenti di epoca preistorica e protostorica, particolarmente diffusi in Lunigiana. Conosciute fin dai secoli scorsi, solo in epoca relativamente recente sono state studiate scientificamente ma ancora oggi possiedono un alone di mistero che le avvolge e che rappresenta un elemento di indubbio fascino. La scultura è stata consegnata in queste ore al museo di Pontremoli

Pompei: autopsia sui calchi dei cadaveri. La causa della morte non furono cenere e lapilli, ma…

I risultati delle scansioni sono interessanti anche perchè consentono di capire meglio acuni particolari della vita pompeiana. Gli abitanti, in genere, avevano denti molto sani e probabimente non soltanto i giovani; ciò doveva essere possibile grazie a una dieta ricca di frutta e verdura. Con queste tecniche di imaging, i ricercatori sono stati in grado di determinare con maggiore precisione l'età, il sesso, le malattie e anche la classe sociale delle vittime.

27 sarcofagi in fondo al pozzo, vicino al cimitero dei gatti mummificati. Le immagini

I manufatti lignei, perfettamente conservati e ancora sigillati, mostrano dipinti di grande interesse che hanno conservato i colori. La scoperta è avvenuta sul fondo di un tunnel verticale di 11 metri. Le ricerche sono state rallentate dalle severe misure anti-covid, ma altre sepolture potrebbero essere portate presto alla luce. Il misterioso "camposanto" dei gatti e degli scarabei mummificati

Scava, scava ancora. Una galleria romana – criptoportico – emerge perfetta a Volterra. Con alcune monete

Si prospettano operazioni di georadar per osservare la conformazione dell'antico anfiteatro di Volterra che, nella ore scorse - oltre ad alcune monete imperiali romane - ha offerto l'individuazione dell'accesso e l'apertura del criptoportico, la parte inferiore della struttura dedicata ai giochi circensi, ai tempi dei nostri antenati romani percorsa dal pubblico per giungere ai posti a sedere. Pur essendo restato per due millenni sotto 17 metri di terra la struttura di base appare perfetta, senza cedimenti. Nei primi giorni di settembre del 2020 gli archeologi e i collaboratori tecnici hanno prima posto in luce l'arco di accesso, poi ampliato la bocca del camminamento che era ostruito, a livello di imbocco. da materiali di colluvio, cioè terra portata dalle piogge, nei secoli

Con metal detector trova un tesoro sotto l'erba. Bronzi, spada nella guaina, sonaglio di 2900 anni fa

Grande è stata la sorpresa di tutti quando, nella terra, sotto i resti di un antichissimo assito, è apparsa una spada di bronzo, ancora infilata nella guaina di cuoio, conservato, per circa tre millenni, grazie a particolari qualità del terreno e alla protezione offerta da alcune assi. Molto interessanti anche le borchie metalliche delle ruote di un carro, materiali lignei e di cuoio, cinturini decorati, anelli e un sonaglio bronzeo, da cavallo, il primo trovato in Scozia - relativamente a quell'epoca - e il terzo nel Regno Unito

Spuntano i tesori dall'anfiteatro romano scoperto da poco a Volterra, sotto un terreno agricolo

Agosto 2020. "il caldo ci uccide, ma le soddisfazioni sono tante! - dice l'archeologa Elena Sorge - Oltre alle solite meravigliose canalizzazioni, stiamo scendendo verso l'arena su un lato mentre dall'altra parte stiamo scavando il primo ordine... vediamo vediamo...". Il terreno inizia ad offrire, oltre alle strutture dell'anfiteatro, monete ed altri manufatti antichissimi

Trovato un tesoro d'arte sotto i mosaici e nel pozzetto. Gli affreschi dei primi abitanti della laguna di Venezia

Nel IX secolo i pannelli erano incorniciati da festoni decorati con cornucopie contrapposte, melograni e animali simbolici. Lo stile porta a pensare che essi fossero molto vicino alla cultura longobarda e carolingia e che meno risentissero dell'influsso bizantino.Queste decorazioni si integravano con un arredo architettonico e plastico di elevata qualità (cibori, altari, stipiti, plutei) che, riusati, in molti casi risultano ancora essere all'interno della chiesa. Due nuovissimi frammenti di un ciborio di IX secolo sono emersi proprio durante questa campagna di restauri