Accanto alla necropoli si possono notare dei giganteschi menhir aniconici tra i quali ricordiamo "Luxia Arrabiosa" monolito in località Su Terrazzu, alto 5 m circa e mutilato da un fulmine della parte superiore
Leggi tutto Sentire un brivido arcaico. Visite notturne tra stelle e lumi alla necropoli di Montessu in SardegnaL'edificio fu coperto di terra per fare spazio al poderoso terrazzamento di fondazione del grande complesso delle Terme di Caracalla, insieme all’intero quartiere adiacente a Porta Capena
Leggi tutto Aperta alle visite la domus che fu parzialmente abbattuta per costruire le Terme di CaracallaLa sua particolarità sta nel fatto che l'esposizione delle macchine si snoda tra Cave di Cusa e il Parco Archeologico di Selinunte, ricostruendo l'intero percorso del cantiere, dalla cava al luogo di edificazione.
Leggi tutto Ricostruite e in mostra 10 macchine antiche da cantiere che permisero la realizzazione dei templi Il caso della villa di Positano. Alcuni giorni dopo l'eruzione, con le piogge, la reattività delle piroclastiti trasformò l’ammasso caotico fangoso in una sorta di tufo durissimo che seppellì e, al tempo stesso, preservò i resti della villa. Parti delle strutture lignee del tetto e solaio superiore crollarono
Leggi tutto Cambia la data. L’eruzione di Pompei avvenne il 24 ottobre. Poi la pioggia cementò le ceneriIl proprietario dell'immobile è morto qualche anno fa e i nuovi proprietari avevano incaricato un'impresa edilizia di intervenire per la ristrutturazione dell'edificio
Leggi tutto Muratori trovano tre ceramiche della Magna Grecia durante la ristrutturazione di una casa in SiciliaSi ipotizza che dal 62 d.C. fino al momento della sua distruzione causata dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., l'edificio fosse destinato alle celebrazioni del culto di origine orientale del dio Sabazio, venerato anche dal proprietario di una domus vicina, che possedeva un busto in bronzo del dio
Leggi tutto Si scava nel mistero della casa dei riti magici di Pompei. Mani di bronzo, immagini di lucertole e serpentil’oggetto più noto è l’eccezionale coppa biansata in vetro soffiato in stampo, decorata a rilievo, che reca la firma di Aristeas, databile al secondo quarto del I secolo d. C. La coppa, in vetro verde chiaro, con decorazioni a girali d’acanto e tralci di vite, fu rinvenuta ad Albonese alla fine dell’Ottocento ed entrò a far parte della collezione Steffanini, successivamente acquisita da Antonio Strada.
Leggi tutto Espropriata dallo Stato la Collezione archeologica Strada. Mostra in anteprima con 45 pezzi su 269Molti reperti saranno analizzati, per reperire informazioni sulla vita quotidiana della città e persino sulla dieta nella tarda antichità.
Leggi tutto Falerii Novi, scavi in un edificio pubblico romano, in una domus e in macellum, supermercato-carni dell’epoca Le perline sono di diversi colori: celesti e trasparenti, verdi, giallo tenue e ambrati. Tra tutte spicca un pendente a forma di cuore di cristallo di rocca, che trova un solo confronto nell'Isola nel vicino santuario di Romanzesu-Bitti e fuori dalla Sardegna nell'Egeo e nel Mar Nero
Leggi tutto 160 preziose perline di collana d’epoca nuragica trovate presso un pozzo sacro in SardegnaLa tomba monumentale, risalente al III secolo d. C., era stata trovata da un diplomatico inglese e poi risepolta in attesa di organizzare il recupero. A riprova della qualità dell'opera il Sir inglese aveva portato con sé la splendida testa infantile
Leggi tutto Dopo 140 anni riattaccata la testa scomparsa di un eroto su un monumentale sarcofago romano