A differenza delle modelle professioniste, che venivano dal mondo di mezzo in cui si fondeva opportunismo, prostituzione o ricerca di un ricco da cui farsi mantenere, Aline aveva il candore evidente di chi cresce all'interno di un contesto di forte moralità. E ciò sembrava contrastare con le sue forme eccessive e con una carica erotica non conscia, ma ancora coperta dal candore di ragazzina. Renoir fu travolto da eros e sentimento e con lei scoprì la dimensione della pittura di nudo. In ogni opera in cui Aline appare senza veli si avverte, da parte del pittore, l'ammirazione assoluta e l'amore per quella donna, che restava pura come una adolescente pur essendo, eccessivamente donna. Non può sfuggirci, osservando i dipinti con quale affetto assoluto l'artista accarezzi le sue forme, le conduca all'interno di se stesso, trasformando l'oggetto del proprio amore in un'autentica dea
La guerra, che felicità. Bum, bum, tuonano i mortai. Fii, fii, sibilano le granate. Ta-ta-ta-ta, crepita la mitraglia. E i cavalli? I cavalli si adeguano, nel paradiso dei combattenti futuristi. Qui ogni cosa è movimento, forza, dilatazione e compenetrazione. Qui, sul campo di battaglia come sulle polverose piste dove sfrecciano gli automobili dai motori arrembanti, come nei cieli bassi solcati da velivoli con le ali di carta. La vita è un gioco, allegro e rumoroso. Così la guerra: un gioco da giocare in corse temerarie e beffarde
Il poeta la incontra nel 1842. Una storia d’amore tempestosa e infinita che, tra alti e bassi, segna i successivi vent'anni della vita e le poesie del poema maledetto. Lei c'è in ogni luogo, in ogni pensiero, in ogni figura femminile. Lei appare anche in alcuni ritratti, disegnati a penna dal poeta. il legame tormentato e irrinunciabile proseguirà almeno fino al 1861. Poi silenzio. Si dice che lei sia morta di sifilide nel 1842, poco più che quarantenne. Ma la notizia sarà smentita dal suo vecchio amante, Nadar, che dirà di averla vista claudicante, sulle stampelle, nel 1870.
I rapporti tra le correnti esoteriche in voga tra il 1860 e gli anni immediatamente successivi al primo conflitto mondiale, in particolare tra il pensiero magico-irrazionalista e la sua influenza sulle arti figurative europee.
Suddivisa per suggestive sezioni tematiche, la mostra ha dispiegato una vasta costellazione di espressioni artistiche che evidenzieranno quanto il pensiero esoterico abbia influenzato sia gli sviluppi del Simbolismo europeo sia, in molti casi, la nascita stessa delle avanguardie storiche. Il tutto confluito nella mostra e nel catalogo di Palazzo Roverella
L'occhio vigile, la posizione eretta, carica di potenza e di orgoglio, la sua osservazione della tenebre, innattesa del'annuncio del giorno che egli trasporta e annuncia al tempo stesso, hanno fatto del gallo, da sempre, una creatura magica dotata, nella maggior parte dei casi di connotazioni positive.E' un animale che porta la luce, l'allegria, traghettando l'umanità fuori dagli incubi della notte
Bodypainting e camouflage. La pittura del corpo e le decorazioni mimetiche si uniscono in una connessione stretta, che attinge alla natura e ai comportamenti finalizzati all'invisibilità. L'abilità del pittore di camouflage con bodypainting è quella di rendere la modella o il modello totalmente trasparenti, appena rilevabili grazie alla tenue linea della silhouette. Naturalmente l'artista si pone davanti al corpo da dipingere, en plein air, davanti al paesaggio o alla veduta scelte
Molto orientata alla ricerca spasmodica di nuovi materiali e di effetti sorprendenti, l'arte contemporanea esplora ogni possibilità, in mille direzioni, poichè il mercato, fondamentalmente, promuove più un'idea che abbia ricadute formali sull'industria e sul design - quindi un'invenzione o una scoperta, come avviene nella scienza e nella tecnologia - che una ricerca interiore o visioni del mondo. Be', una visione labirintica e deformata del mondo - forse eco del nostro caos - viene offerta dalle illusioni ottiche elaborate dall'artista Darel Carey che si esprime attraverso la Tape art. La Tape art è una tecnica - che chiaramente influisce anche sulle scelte stilistiche - nella quale si utilizzano quasi esclusivamente nastri adesivi. Un precedente esiste. Ed è lontano. Corde sporche di colore venivano tirate dai quadraturisti per creare soffitti e architetture in tromp l'oeil. Altre corde servivano a creare prospettive coerenti anche nella pittura di figura e da cavalletto. Corde servivano per creare anamorfosi e prospettive accelerate. Bello il filmato realizzato dai nostri colleghi francesi di Art in the city
Tranquillo Cremona con Il falconiere - 1863, 77x90 - olio su tela, realizza un dipinto in cui il simbolo, l'aneddoto e l'osservazione psicologica offrono una deliziosa ripresa dello stereotipo "Uomo cacciatore, donna preda". Un'immagine che oggi ci appare sempre più come una convenzione arcaica tra i due sessi. Eppure nell'ardente e divertito quadro dei due amanti che si abbracciano all'ombra di un rapace c'è ben di più. La meraviglia dello sguardo sognante di lei, che dischiude orizzonti infiniti, accanto all'apparente cinismo del falconiere. Il falco è certo un rapace, ma veicola, a livello simbolico, anche l'idea dell'organo sessuale maschile
Foreste delle fiabe, ma anche gli stessi intrichi vegetali, dominati da alberi altissimi, che troviamo nella pittura gotica, in Sant'Eustachio di Pisanello, ad esempio. Il mistero della foresta. Il cuore pulsante del mondo. Ma anche la foresta degli edifici gotici, essi stessi boschi di pietra, in cui avviene il prodigio della discesa dello Spirito. Dopo aver impostato i lavori nelle dimensioni della pittura da cavalletto, Jospin ha, nel tempo, dilatato i quadri-sculture in boschi articolati in foreste, che si interconnettono con misteriose pareti di rocce stratificate. Ma come ottiene questi alberi? Per il fondo sono utilizzati bancali da trasporto, di legno, messi in verticale con i piedi rivolti verso lo spettatori
Paul Gauguin ha trascorso più di un anno a Pouldu nella casa di Marie Henry, La Buvette de la Plage, poi ricostruita. Con il termine buvette, in francese, si intende qualcosa di vicino al nostro vecchio concetto di osteria, dove si beveva, all'occorrenza si mangiava e, in alcuni casi, offriva anche - come una locanda - stanze per dormire. Paul Sérusier, Charles Filiger e Jacob Mayer di Hann si trasferirono qui durante l'inverno del 1889 e decorarono le pareti, le porte, le finestre e i soffitti della sala da pranzo. In precedenza il gruppo soggiornava a Pont-Aven ma poichè quella località iniziava ad essere oggetto di un turismo crescente, i pittori si trasferirono in un luogo più tranquillo. Le Pouldu è una località balneare della costa sud-occidentale del Finistère, nel nord-ovest della Bretagna (Francia nord-occidentale), situata lungo l'estuario sull'Oceano Atlantico del fiume Laïta. Dal punto di vista amministrativo, si tratta di una frazione del comune di Clohars-Carnoët