Lo scultore diede il volto di Giulio II al suo Mosè. Il papa, tra una ridda di critiche serpeggianti e di indignati commenti, non si era più raso e un fiume di crine candido scendeva sul suo petto. Ma perché aveva deciso di somigliare a un ebreo o a un musulmano? Il segreto sta in un’antica medaglia
Leggi tutto La barba dello scandalo. Diversi modi di toccarsi la barba, diversi significati. A partire da MoséLeggiamo in continuità i dipinti con soggetto amoroso nella domus di Federico II realizzata da Giulio Romano. Dai rapporti sessuali con Isabella Boschetti alle difficoltà con la madre, Isabella d’Este, che deprecava l’unione scandalosa, alle dichiarazioni di fedeltà eterna, passando per la nascita del figlio Alessandro. Fino a giungere all’omicidio con il quale il marchese aveva eliminato il marito dell’adorata compagna: confessione e assoluzione che appaiono nella loggia di Davide
Leggi tutto Amore, tradimento e delitto. Le confessioni dipinte a palazzo TeCerto, la funzione delle mail o degli sms non è cambiata rispetto alla tradizionale lettera cartacea. Ma quante storie finiscono, oggi, a causa della rapidità con la quale viene scritto e inoltrato un messaggio? E quanto invece, la sedimentazione del tempo, attraverso la scrittura manuale e il pensiero della distanza, mutavano l'atteggiamento delle nostre antenate, rendendole forse più prudenti?
Leggi tutto Lettere d’amore nella pittura: lacrime, sospiri, sogni nei "messaggi lenti"Un amore difficile, travolgente. Una donna bellissima e incostante. Gian Lorenzo Bernini per due anni fu legato a Costanza Bonarelli, effigiata dal maestro in una nota scultura. Partendo dall'oggettività della storia - il legame, il tradimento di lei con il fratello dello scultore, la vendetta terribile di Gian Lorenzo - Lamberto Motta ha ricavato un racconto, La vita nel marmo
Leggi tutto Bernini e Costanza, un amore passionale, una statua e una vendetta terribileCupido colpisce più al museo che in discoteca. E’ il risultato che emerge da uno studio scientifico condotto dall’Ipsa - Istituto italiano di psicologia analitica -, e guidato da Massimo Cicogna.
Leggi tutto La scintilla dell’erotismo scocca nei musei. Nella Gipsoteca Canova, poi…Con il passare del tempo e l’entrata del quadro nel mercato internazionale, si perse cognizione che lo stesso fosse l’autoritratto di Van Eyck con la moglie incinta, nella stanza nuziale. La frase sul muro e le condizioni della donna fecero reputare che si trattasse di un’opera legata al tradimento erotico.
Leggi tutto Arnolfo, il santo dei mariti cornuti. Van Eyck e la signora gravida, il mistero nel quadroIl candore dei corpi abbracciati, l’impossibilità di distinguere - se nell’oscurità non apparissero Dante e Virgilio a fornire una traccia della fabula - il dolore dal piacere, il lenzuolo del talamo dal mortale sudario, trasferiscono al dipinto un significato intenso, compreso tra i poli estremi di amore e morte, di disperazione e sfinimento erotico. Lavora su un erotismo dolce e disperato, sulla permanenza dell’amore fisico e spirituale al di là della morte, secondo un concetto di ascendenza romantica, l’opera Paolo e Francesca, realizzata nel 1835 da Ary Scheffer...
Leggi tutto Paolo e Francesca: Eros e Thanatos, al di là della morte il sentimento permane all’infernoGiambattista aveva ventitré anni, nel 1719, quando sposò Maria Cecilia Guardi, sorella dei pittori Antonio e Francesco. In seguito alla morte del padre, Maria Cecilia versava nella più profonda indigenza. Ciò le impediva di procurarsi una dote, elemento indispensabile per ottenere l’approvazione della madre di Tiepolo, Orsetta Marangon. I due innamorati, però, non si arresero
Leggi tutto Il matrimonio segreto di Giambattista Tiepolo. Un grande amore, una splendida modellaAntonio Canova dipinse una scena singolare: gli eroti venduti in piazza, cresciuti, amati, e lasciati volare via dalle nutrici. Una metafora del sentimento, tra possesso e altruismo, tra felicità e dolore.
Leggi tutto L’ironico-malinconico mercato degli amorini di Canova. Che dolore staccarsi dai figli e dagli amatiE' lo splendore e la dolcezza del sentimento che ci abbagliano in questo quadro. Sentimenti e sensazioni troppo facili; pittura troppo analitica. Dettagli eccessivi; liscia come uno smalto. Da poster, diremmo noi oggi. Ma insopportabile e scontata, argomentavano i giovani impressionisti di fronte alla pittura di questi pompiers, tromboni, di dipinti accademici. E questa opera dimostra cosa significa pittura pompier. Un'arte civettuola, che cerca di sedurre lo spettatore, che lavora sul sentimento di chi guarda, che si presenta attraverso una finzione e una riproduzione perfette della realtà e una tecnica ineccepibile. Questo quadro, poi venne realizzato esposto al Salon nel 1873, l'anno precedente alla prima mostra impressionista
Leggi tutto Cot. L'amore delle nostre primavere lontane. Quando la gioia era dolore. E non sapevamo che fosse amore