Le indicazioni al foto-pittore olandese Teun Hocks (1947) vengono dal mondo dell'inconscio, da quel punto di incontro tra arte e psicanalisi che costituisce l'elemento fondante del Surrealismo. Ma se spesso il movimento di Breton si riferiva alla dimensione onirica in un atteggiamento spiazzante - il sogno o l'incubo avrebbero dovuto rivelare le false sovrastrutture perverse della realtà - o attraverso l'humor nero, Hocks sviluppa una ricerca espressiva vicina a Magritte, in cui domina un approccio poetico al sogno, corroborata, nel suo specifico, da un divertente umorismo bianco
Leggi tutto Teun Hocks – Foto-pittura d'umorismo surreale. Nubi e uomini fuori luogoIl problema è capire – osservando un quadro del maestro cadorino: ad esempio questa tela eseguita attorno al 1565, una variazione su temi mitologici di squisita fattura e di ambiguo significato (Venere benda Amore: per punirlo? Per impedirgli di usare l’arco? Perché sia il caso a determinare il bersaglio degli strali) – come funzioni l’accostamento tra quel “rosso” e i suoi fratelli colori. Per quale diabolica legge quel “rosso” non soltanto riesca ad attrarre magneticamente su di sé lo sguardo, ma possa, nel contempo, cambiare la realtà all’intorno. Cosicché un lembo di stoffa assume da un lato il ruolo di fuoco d’attenzione, di calamita per la pupilla, di strumento dell’umana ammirazione; dall’altro sa, magicamente, sottoporre a metamorfosi cromatica tutto quanto lo circonda.
Leggi tutto Venere benda Amore nel rosso Tiziano. Accecato perchè sia folle? Bendato perchè non offenda?Il fuori scala, la cinetica, l’allegoria, la sequenza, il ready made, il segno grafico sono solo alcuni degli elementi chiave, ricorrenti nei suoi progetti, che saranno messi in luce nel percorso espositivo. Dagli allestimenti dei padiglioni della Rai, dell’Eni, di Montecatini per manifestazioni fieristiche, ai progetti per la cultura, per l’innovazione e per l’esposizione dei prodotti, emerge chiaramente la figura di Achille Castiglioni, capace di concepire la messa in scena come una regìa. Ogni elemento è studiato, ogni peso calibrato, il ritmo modulato; tutto è reso in funzione dell’allestimento, che si struttura come un dinamico racconto per immagini
Leggi tutto Castiglioni. Vi ricordate questi lampadari e questi orologi? Viaggio nella creatività del designer visionario I fiori di giglio che decorano il cinturone e il distintivo posto sul cappello all’africana lo classificano come un convertito, caratteristica tipica dei servi che lavorano presso grandi casati. Ciò che rende particolare il quadro, però è che l’individuo è un uomo libero, come denota il look, che segue le regole del canone rinascimentale
Leggi tutto E’ dello stalliere di Filippo il Bello il primo, nobile ritratto di un uomo di coloreMito e icona europea degli anni Sessanta e Settanta, Brigitte Bardot fu la risposta europea a Marilyn Monroe. Molto legata ai valori della tradizione - al punto d'essere contestata per le sue simpatie di estrema destra - Brigitte ha avuto due passioni congiunte: le case e gli animali. Nel video vedremo le scelte architettoniche compiute dalla diva francese e le integrazioni dell'arredamento con gli edifici. Le tipologie esaminate sono quelle della casa di campagna dell'attrice, del sontuoso ed eccessivo appartamento parigino e della casa sul mare provenzale
Leggi tutto Le case di Brigitte Bardot (campagna, mare, città), tra architettura e arredamento. Il videoCome trasferire perfettamente le linee di una fotografia sulla tela. Ritratti, paesaggi, animali, vedute. I segreti del pittore perfetto. Consigli pratici e video tutorial
Leggi tutto Come si ottiene un quadro dipinto partendo da una fotografia. Le istruzioni, il videoNel Quattrocento si procedeva alla replica seriale di grandi Crocifissi scolpiti. Si ricavava un forma che veniva riempita di gesso e colla. La finitura finale rendeva le opere di gesso in tutto simili all'originale di legno. I vantaggi di questa operazione?innanzitutto i tempi erano molto ristretti se paragonati a quelli necessari per realizzare un analogo manufatto in legno; inoltre il risultato era fedele al modello; infine, qualità non trascurabile, i pezzi erano stabili, esenti da fenditure, e indifferenti agli attacchi xilofagi
Leggi tutto Il segreto dei crocifissi vuotiLa lettura di un affresco datato 1522, dipinto nella Chiesa della Disciplina, a Verolanuova, in provincia di Brescia - edificio che ai tempi quell'intervento pittorico era il principale luogo di culto della zona - rivela, indirettamente, attraverso l'impaginazione, quali fossero le maggiori e più temute cause di sofferenza o di infermità nella pianura padana, ai tempi del Rinascimento
Leggi tutto Un affresco del 1522 rivela la diffusione degli infortuni sul lavoro in LombardiaAppartenente a una famiglia di pittori e di decoratori, Cesare Biseo, originario di Brescia, nacque a Roma il 18 maggio 1843 e morì, sempre nella capitale, il 28 maggio 1909. La sua genealogia, così si compone. Il nonno era Gaetano Biseo ( Brescia 1791-1862), pittore prospettico, chiamato alla decorazione parietale di numerose nobili abitazioni e alla scenografia. Viaggiò per lavoro e per studio e fu a Roma Venezia e a Parigi (1847). Gaetano si sposò con Giulia Mosconi ed ebbe due figli: Giovanni Battista (1815-1865) e Camillo (1816-1887), anch'essi pittori. Camillo divenne poi più noto per la sua fervente attività politica e per la partecipazione ai moti risorgimentali
Leggi tutto Cesare Biseo, il pittore bresciano che illustrò l'Oriente De Amicis. Ecco le sue opere Gli scarti simpatici, i Gluts, l’ultima serie di opere di Robert Rauschenberg, che il maestro americano creava trasformando con poetica adesione gli oggetti abbandonati. A partire dal 1970, quando si trasferisce a Captiva Island, Rauschenberg si reca nella discarica di Fort Myers, a un’ora di macchina dalla sua casa, riempiendo interi camion di ferraglia (ventilatori, cruscotti, segnali stradali, ruote, marmitte, tubi, radiatori, cestelli di lavatrici, saracinesche e molto altro ancora), che pian piano trasforma negli assemblaggi poetici e spiritosi dei Gluts. Dimostra un’empatia quasi viscerale per lo scarto. “Gli oggetti abbandonati mi fanno simpatia, e così cerco di salvarne il più possibile”.
Leggi tutto L’ultimo Rauschenberg e la poetica dei rifiuti e dello scarto