Nel gennaio del 1882 incontrò Clasina Maria Hoornik detta Sien. Vagava per le strade di L'Aia, tenendo per mano la figlia di cinque anni, Maria Wilhelmina. Era poverissima e in stato di gravidanza, malata, d'una magrezza sofferente, con il volto butterato dal vaiolo. Sien faceva la prostituta. In Vincent, al di là della pulsione nei confronti della donna, scattò quel senso di protezione che gli suscitavano le persone sofferenti,i poveri, gli ultimi o le persone colpite da grandi dolori, come la cugina dilaniata dalla morte del marito. A causa della gravidanza, i clienti si erano diradati e l'inverno era orribile. Van Gogh si prese cura di lei per circa un anno tra il 1882 e il 1883
Il grande Vincent nelle memorie di una delle sorelle del pittore olandese. Di grande interesse le pagine dedicate alla giovinezza. Il suo carattere, le sue piccole ossessioni. "Un cappello di paglia nascondeva i corti capelli rossicci. Aveva una faccia strana, non giovane, l’ampia fronte già solcata di rughe, le sopracciglia corrugate dai pensieri. Gli occhi, piccoli e infossati, passavano dall’azzurro al verde, a seconda del momento. Ma nonostante l’aspetto sgraziato, si intuiva in lui una grandezza, si percepivano i segni inconfondibili di una profonda vita interiore".
Era capace di realizzare ricostruzioni architettoniche dettagliatissime, arabeschi e decorazione in punta di pennino, che univa poi a larghe campiture ottenute attraverso la diluizione del medium. Baudelaire, che oltre ad essere un sublime poeta, era un acutissimo critico d'arte, scrisse di Hugo-pittore: «Non ho trovato presso gli espositori del Salon la magnifica immaginazione che cola dai disegni di Victor Hugo come il mistero dal cielo. Parlo dei suoi disegni a china, perché è fin troppo evidente che, in poesia, il nostro poeta è il re dei paesaggisti.»
(Baudelaire, Curiosità estetiche, 1868 — IX Salone del 1859, Lettere al signor Direttore della rivista francese VIII)
Inizialmente i suoi lavori sono nettamente realistici, salvo poi acquisire una dimensione più fantastica con l'esilio e il suo confronto "mistico" con il mare.
Il quadro La toelette (Femme s’essuyant), è una piccante tavoletta ( 55x45 centimetri) realizzata da Boldini tra il 1880 e il 1885, nella quale il gusto del superamento del limite dà segno dell’accesso pieno alla Belle époque. Boldini tende infatti a rilanciare in chiave moderna certe atmosfere da boudoir settecentesco spostando in là, nei termini della spudoratezza, la lecita contemplazione dell’oggetto del desiderio del pittore e dello spettatore. E il quadro che ne esce, per l’atmosfera cupa e i colori combusti e la pittura frustata sul legno, con un’azione che rinvia alla rapidità dell’impressione e all’azione di un sadico scudiscio, diventa il supremo esercizio di una mitica spudoratezza, un autentico inno alle libertà del mondo moderno. Giovanni Boldini, era giunto da Londra a Parigi nel novembre del 1871
L'influenza delle patologie oftalmiche sulla pittura. Eppure da quei difetti, Monet indicò, più o meno consapevolmente - poichè, rimossa la cataratta, tornò a dipingere come prima - una delle vie che avrebbero portato alla pittura astratta
Madame Récamier di David e di Gerard è la bellezza eterna del Neoclassicismo. Una nuova Dea dalle carni incorruttibili. Ma 150 anni dopo René Magritte racchiuse la splendida modella in una bara surrealista. Come dire che l’eterno, anche per le divine, è solo un enunciato. O meglio: un errore di prospettiva.L’opera, alla quale Magritte pose il titolo Perspective de Madame Récamier - Prospettiva di Madame Récamier -, venne realizzata nel 1951, un anno dopo un analogo intervento condotto sul quadro Il Balcone di Édouard Manet, nel quale appariva, tra gli altri, la pittrice Berthe Morisot, musa e cognata dell’artista.
In quei giorni, giunto ad Arles con tanti sogni di gloria, si imbatté in un caffè che emanava un senso di lusso, di calma e voluttà. Pensò che il proprio futuro potesse diventare qualcosa di simile a quello di Bel-Ami, personaggio di successo e senza scrupoli, ideato da Guy de Maupassant
L'uso delle dita fu causa di un'inconsapevole, continua ingestione e assimilazione dei componenti chimici del bianco - la biacca era prodotta con il carbonato basico di piombo - che provocò un'intossicazione gravissima, causa del blocco intestinale. Tranquillo Cremona si spense a Milano, il 10 giugno 1878. L'artista era nato 41 anni prima a Pavia, il 10 aprile 1837. Era stato il maggior interprete della Scapigliatura in ambito pittorico
Paul Gauguin dimostra la svolta che egli compie rispetto ai propri precedenti impressionisti. Le linee di chiusura, simili a quelle del disegno aumentano; quanto un'idea, in questo caso, fiabesca o favolosa. E' l'aura immateriale che l'artista cerca nel soggetto, evitando di dipingere da vero, ma realizzando le proprie opere in studio, senza l'ossessione dell'esattezza fotografica
Un autoritratto? Certo, qualche somiglianza c'è. ma non tornano le date. E se fosse un suo familiare? Ecco chi è, con molta probabilità, l'effigiato, grazie a una nostra rapida indagine, eseguita a ridosso dell'annuncio del ritrovamento