Il sommo scultore nei ricordi di Inge, fedele compagna d’arte e di vita. “Ogni mia opera - diceva Giacomo - scaturisce soltanto da un moto d’amore”. L'incontro a Salisburgo e l'intensa esperienza dei ritratti
Alla Gagosian Gallery (555 West 24th Street, New York, fino al 24 Ottobre 2015) la mostra Ramble Drawings. L’approccio tipico di Serra, di stampo concettuale, mira soprattutto ad evitare la rigida connotazione geometrica e seriale della Minimal Art, proponendo un progressivo «prosciugamento» emozionale con equilibri sospesi, da sinuosi fogli d'acciaio che creano un percorso curvilineo, ad un rigorismo morale ed ascetico di linee bianche su campo nero: il freddo assoluto e l’ azzeramento con la forma compiuta e chiusa in se stessa.
L'opera del giovane artista Teka si è imposta nella sezione scultura del Premio Novicelli '15, raggiungendo il podio e collocandosi al secondo posto. L'opera, 60', è una scultura sonora che si presenta come un grosso cubo realizzato con materiale di recupero, alla cui base elementi luminosi hanno la funzione di staccarla visivamente dal terreno. La fonte sonora, che funziona in loop con la replicazione di un tracciato sonoro, è contenuta dal cubo. Stile Arte ne ha intervistato l'autore
Alla galleria Castelli di New York. La messa in scena di questi personaggi fantastici rivela un grado di complessità che richiama gli otto pleurants, il gruppo delle statuette piangenti eseguite da Carl Sluter - il maggiore scultore di stile gotico internazionale dell’Europa settentrionale - che si trovavano sulla tomba di Philippe Pot, siniscalco del duca di Borgogna. Questa coesistenza impossibile fra vuoto e pieno, accentuata dalla mobilità di personaggi di un repertorio drammatico privo di contesto, propone un linguaggio gestuale universale attraverso movimenti corporei e gestualità teatrali in grado di produrre astrazioni, oppure di fabbricare condotte non verbali che caratterizzano un ricco corredo di sensazioni insolite.
LA MOSTRA - Pluto and Proserpina di Jeff Koons (1955), un'opera monumentale alta più di tre metri, accoglierà i visitatori della mostra che mette a confronto la provocante bellezza delle opere del geniale artista americano e i capolavori senza tempo di Donatello (1386-1466) e Michelangelo (1475-1564).
L’installazione è il mezzo più versatile a cui un artista può ricorrere, ma è pure il più effimero di tutti. Conservarne nel tempo integrità e valori espressivi e comunicativi non è impresa semplice
Il finalista del Nocivelli 2014: "Sullo sfondo del mito il soggetto scultoreo, un robot antropomorfo, si compone di scarti in ferro, frutto di un lavoro di recupero e di assemblaggio. Per la maggior parte gli oggetti impiegati sono stati ritrovati in stato di abbandono, alcuni in vecchi cantieri o nelle campagne, altri recuperati in officine. Ognuno di questi oggetti sul nascere ha svolto una mansione tecnologica più o meno complessa necessaria alla quotidianità di alcuni di noi, ognuno è frutto di una metamorfosi artificiale imposta ad una materia sorda di per sé già esistente allo stato di natura".
La terracotta può esser toccata, esplorata con le mani, accarezzata ed è il materiale ideale per la mostra tattile allestita fino al 15 febbraio 2015 al Museo Tattile Statale Omero