Nella cavità erano stati riposti posate, bicchieri, candelabri, flaconi di profumo, bocchini per sigarette, tazze per i lavacri rituali. Il luogo si trova a breve distanza dal ghetto ebraico. Gli studiosi proveranno a capire chi abitasse in quell'edificio per cercare di ricostruire anche la linea di proprietà. Evidentemente chi scavò quella buca fu perseguitato e ucciso, come probabilmente i familiari che potevano aver ricevuto informazioni sul tentativo di salvataggio degli argenti.
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“Un lavoro corposo e importante – è il commento del Comune - che rappresenta per l’Amministrazione comunale l’occasione di mettere nero su bianco le direttrici per la crescita culturale di Rimini, capace cioè di intercettare il pubblico e le esigenze legate alla ‘nuova’ domanda culturale, segnata dagli stravolgimenti dell’ultimo biennio e capace quindi di rispondere in maniera efficace ai profondi mutamenti ancora in corso. Obiettivi da raggiungere con il coinvolgimento di tutte le istituzioni culturali della città, da quelle pubbliche (rete dei teatri e musei comunali, Fellini Museum, cineteca e biblioteca) a quelle private, oltre che aperta all’intera comunità intera”.
Dopo aver pulito questi blocchi con un getto d'acqua e una spugna, sono apparse gradualmente straordinarie decorazioni in bassorilievo. Oltre al frammento d'angolo rinvenuto durante la diagnosi, l'elemento più rappresentativo del corredo è un frammento di fregio, alto 70 cm x 19 cm, raffigurante un tritone riconoscibile dai suoi tentacoli che terminano in foglie di palma. Il personaggio ha le braccia spalancate, i capelli lunghi, la barba e il suo corpo è rappresentato con una preoccupazione importante per la resa realistica, nonostante la qualità della pietra: vengono così evidenziati i pettorali e le pieghe inguinali. Alla sua destra un cavallo di cui sono visibili solo le due zampe anteriori sta galoppando verso il tritone. Probabilmente è un cavalluccio marino se ci riferiamo ad altre decorazioni di questo tipo.
Un interessante caso archeologico di morte violenta, riguardante un giovane individuo sepolto negli strati di epoca medievale nel cimitero di San Biagio in Cittiglio, è stato da poco pubblicato sull’importante rivista scientifica internazionale «Journal of Archaeological Science: Reports» dal team di antropologi dell’Università degli Studi dell’Insubria, Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita diretto da Luigi Valdatta.
Il pezzo, secondo la scheda e il certificato, risale a un periodo compreso tra il II e il III secolo. L'oggetto è stato trovato in Francia. Mentre scriviamo, ha ricevuto offerte per circa 600 euro
L'olio su tela riprende una consolidata tradizione legata alle figure popolari e all'abbondanza - come contraltare della povertà suscitata dall'inoperosità - portata avanti da artisti settecenteschi, come il lombardo Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto e Cipper
Nella cavità sono stati trovati 26 spilloni di bronzo e oltre 70 vasi di argilla di alta qualità, tutti risalenti all'età del bronzo medio (circa 1800-1200 a.C.). Le ceramiche non sono semplici oggetti d'uso quotidiano, ma sono finemente lavorate e decorate. La squadra di scavo ha rinvenuto anche un braccialetto, due spirali metalliche, un dente di animale incastonato, quattro grani d'ambra, un recipiente di corteccia, una paletta di legno, possibili festoni di vegetali intrecciati e numerosi resti botanici, sul fondo.
Il mostro marino è un motivo spesso rappresentato sui mausolei nel I e II secolo .secolo dC . affermano gli archeologi dell'Inrap - perché simboleggia il viaggio verso i soggiorni dei beati dopo la morte
Il Journal of the American Ceramic Society ha pubblicato uno studio condotto dai ricercatori del Massachusetts institute of technology (Mit) di Boston, guidati da Admir Masic e Marie Jackson. Abbiamo dimenticato ciò che diceva Vitruvio
La Tomba 30 della Necropoli di Via XX Settembre È una delle tombe più ricche e interessanti dell’intera necropoli preromana di Genova. Appartiene ad una signora di alto rango, arrivata a Genova nel V secolo a.C. dall'area di Como e della Cultura di Golasecca, a seguito di un'alleanza matrimoniale.