L’intero corpus delle opere di Churchill conta più di cinquecento dipinti, metà dei quali realizzati tra il 1930 e il 1939. Sotto il profilo pittorico, l’artista rielabora temi e soggetti cari all’Impressionismo, dimostrando di avere osservato l’arte di Cézanne. Nel gennaio del 1921 espose per la prima volta la sue opere, nella Gallerie Druet a Parigi, con lo pseudonimo di Charles Monrin. I dipinti ebbero un discreto successo. Sei quadri furono venduti. E non fu poco. Nel 1925, sempre sotto stretto anonimato, vinse il primo premio in una mostra di dilettanti a Londra con Winter sunshine - Luce del sole invernale -. L’opera aveva rischiato di essere squalificata poiché un giurato - Joseph Duveen - dubitava che potesse essere stata realizzata da un pittore dilettante. Nonostante il riconoscimento, Churchill non era molto sicuro di se stesso.
Maurizio Bernardelli Curuz: "Caravaggio punta al massimo risultato. Non deve seguire un protocollo accademico. Non deve documentare nulla, del processo creativo. Vuole raggiungere un risultato che crei ammirazione sconcerto. Quindi utilizza tutto ciò che possa consentirgli di raggiungere il risultato migliore. Disegni, lacerti di tele, sagome, cartoni, mascherine, ombre, sigilli impressi sull'imprimitura, piccoli calchi, dita, vernici, pennelli grandi e pennelli da miniatore. Oggi ragioniamo per protocolli sempre più assillanti. Per schemi. E sembra spiacerci che Caravaggio abbia disegnato, usato stencil e ombre. Vorremmo che avesse fatto immagini gigantesche in pochi secondi, utilizzando il solo pennello. Perchè lo mitizziamo. Le ombre le utilizzavano gli antichi. Plinio il Vecchio dice..."
Erano una coppia splendida. Lei giovane radiosa, sorridente, creativa; lui magro, con i capelli ormai bianchi, ma un vigore tutto giovanile. L'immagine di Max Ernst ha probabilmente schiacciato, in anni di maschilismo, quella della moglie, Dorothea Tanning (Galesburg, 25 agosto 1910 – New York, 31 gennaio 2012). Pittrice, poetessa e scrittrice statunitense, ha disegnato anche dei costumi per balletti e per il teatro e si è inoltre dedicata alla scultura. La qualità delle sue opere surrealiste è altissima, al punto che le sue quotazioni - come potremo vedere in fondo alla pagina - sono salite, superando il milione di dollari per un dipinto. Straordinaria pittrice, sotto il profilo della tecnica, Dorothea svolse un ottimo, inappuntabile lavoro sulla psiche femminile, e sulle sue ossessioni nascoste
Le opere di Crewdson - uno dei fotografi contemporanei più geniali e visionari che assumono un ruolo più vicino a quello di un regista sul set di un film - appaiono come dei «fermo immagine» ad alta risoluzione tratti da film hollywoodiani, oppure ambientate nell'America suburbana, rivelando come citazioni, riferimenti e motivi ispiratori più immediati i film e i miti di Hollywood (per alcune delle sue serie l’artista ha ingaggiato, nel ruolo di interpreti, star del cinema come Gwyneth Paltrow, Julianne Moore e William H. Macy, immerse nel grande anonimato delle vaste periferie del microcosmo indifferenziatro delle «any town»)
Richard Tuschman, ha ricreato ambienti e situazioni hopperiane, attraverso immagini di alto livello qualitativo. Non siamo di fronte ad una semplice operazione di mimetismo - che finirebbe nel punto in cui s'accende,per un attimo, il fuoco della curiosità, di fronte al coincidente - ma ad una ricostruzione dei meccanismi espressivi. La meccanica espressiva, l'uso attenuato del colore, come avvolto da un triste pulviscolo, la luce priva di gioia,le ombre allungate del crepuscolo o dell'alba - nelle fotografie appaiono acuite -e pertanto rendono ancor più evidente la costruzione hopperiana-. Perché, in fondo, l'olio e la tela, addolciscono, stipulano un contratto narrativo tra pittore e osservatore.
Il grande creativo americano racconta ai lettori di Stile arte il proprio percorso e l'approccio all'opera d'arte architettonica. " Mi avvicino al problema da risolvere con la mentalità dell'inventore, lo sviluppo estetico è una semplice risultanza di presupposti scientifici, simbolici, tecnologici e ambientali"
Gli scarti simpatici, i Gluts, l’ultima serie di opere di Robert Rauschenberg, che il maestro americano creava trasformando con poetica adesione gli oggetti abbandonati. A partire dal 1970, quando si trasferisce a Captiva Island, Rauschenberg si reca nella discarica di Fort Myers, a un’ora di macchina dalla sua casa, riempiendo interi camion di ferraglia (ventilatori, cruscotti, segnali stradali, ruote, marmitte, tubi, radiatori, cestelli di lavatrici, saracinesche e molto altro ancora), che pian piano trasforma negli assemblaggi poetici e spiritosi dei Gluts. Dimostra un’empatia quasi viscerale per lo scarto. “Gli oggetti abbandonati mi fanno simpatia, e così cerco di salvarne il più possibile”.
Ha esposto i suoi primi quadri nel 1887, e ha raggiunto lo status di specialista nei racconti pittorici del vecchio West e della vita della cavalleria americana. I suoi dipinti, i bozzetti in bianco e nero - che tanto avrebbero influenzato il mondo del fumetto - e le sculture da lui plasmate e fuse, poi in bronzo, lo resero ricco e famoso
Maria Prather del Whitney Museum risponde alle domande di Stile sul fenomeno artistico americano: "Per molti aspetti la Pop Art è stata una reazione a ciò che l’ha preceduta. Anziché enfatizzare l’arte come espressione individuale o come ricerca di una dimensione spirituale, gli autori pop guardavano alla società contemporanea e ne facevano l’oggetto della propria arte"
Il soggetto che ricorre con una frequenza maggiore dagli artisti Usa del XIX secolo, in particolare da quelli appartenenti alla Hudson River School è la cascata...