Le pitture del Mitreo di Marino, individuato casualmente nel corso di lavori edilizi, rappresentano sicuramente uno degli episodi più rilevanti e suggestivi della pittura romana di epoca imperiale.
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Travate centinaia di frammenti di anfore e dolii. Portate alla luce anche tre statuette votive rappresentati dei bovini, animali da sempre legati allo sfruttamento delle risorse agricole
L'opera - composta da 500 pagine - era finita in Francia e poi in Germania, dove era stata indirizzata a un'asta. I carabinieri, che svolgono un'azione sistematica di controllo sul mercato l'hanno identificata. Così è avvenuto il recupero e la consegna.
Il segmento rinvenuto rappresenta il proseguimento dei tratti attualmente visibili lungo la S.R. 155 di Fiuggi, appartenenti a un’antica arteria che collegava la città di Praeneste alla via Labicana, la cui frequentazione continuò fino alla metà del XIX secolo d.C., come rappresentato in alcune fonti cartografiche dell’epoca
Nel corso di indagini archeologiche in via Luigi Tosti è tornato alla luce un colombario di piccole dimensioni, probabilmente ipogeo. Oltre all’ara funeraria dedicata alla giovanissima Valeria, sono stati ritrovati frammenti di un sarcofago in marmo bianco con una decorazione a bassorilievo raffigurante una scena di caccia
Sotto il profilo critico-espositivo scelta la chiave cronologica che valorizza continuità, Big Bang e innovazioni della cultura rinascimentale
Trovati anche i resti di una villa rustica non lontano dalle sepolture. Anche l'uso di anfore per il rito funebre di sepoltura
"Lo scavo prosegue ed emergono ormai con chiarezza due grandi ambienti di circa 17 x 6 metri, delimitati da murature ben conservate su tutti i lati. Inizia davvero a delinearsi un insediamento medievale! E la ripulitura delle strutture ci ha ripagato oggi con una sorpresa. - dicono i responsabili della comunicazione del Parco archeologico dell'Appia antica -.
Lo scavo, iniziato da qualche ora, sta chiaramente riportando alla luce due lunghe creste murarie che sembrano delimitare una costruzione di circa 9x6 metri, affacciata proprio sulla via Appia
Un museo diffuso, per un ‘Percorso della Memoria’ “dove sono ancora ben evidenti le ferite del bombardamento dell’aviazione alleata del 1944”; e dove rievocazioni storiche, allestimenti museali all’interno e all’esterno, e filmati fanno “rivivere i momenti cruciali della II Guerra Mondiale e della Guerra Fredda”