“Cosa sono quelle?”. Vuoi sapere cosa c’è sotto? Andiamo a vedere, seguendo gli archeologi. Cos’hanno scoperto

Se hai “un’occhio diagnostico”, quando passeggi non ti sfuggono anomalie del territorio. E’ divertente, allora, cercare di capire cosa si nasconda dietro una forma strana del terreno. Be’, gli incontri con queste “collinette archeologiche” sono possibili in tutta Europa. In Italia? Soprattutto nel Centro.

Gli archeologi del Museo archeologico ed etnografico di Łódź hanno recentemente riportato alla luce un tumulo risalente a oltre 5.500 anni fa nella regione di Sarnowo, in Kujawy, Polonia. Questa scoperta, realizzata ora, durante la quarta stagione di scavi archeologici, rivela l’esistenza di una struttura monumentale costruita prima delle tombe megalitiche già note della zona, conferendo al sito una rilevanza storica unica.

All’interno del tumulo. gli archeologi hanno trovato una pavimentazione in pietra a protezione della fossa di sepoltura, insieme a frammenti di vasi e oggetti di selce. Come spiega Piotr Papiernik, responsabile del progetto di ricerca, la forma del tumulo è insolita per la regione, richiamando strutture simili diffuse in Repubblica Ceca e Germania. Gli studiosi ritengono che questa scoperta, oltre a fornire preziosi dettagli sul modo di vivere e di commemorare i morti nelle società preistoriche, contribuirà a ricostruire le dinamiche culturali dell’Europa centrale e settentrionale di oltre cinque millenni fa.

Che cosa sono i tumuli: origine, struttura e funzioni

I tumuli sono strutture di sepoltura, generalmente costituite da una collinetta artificiale di terra e pietre, eretta sopra una fossa o una camera funeraria. Sono stati costruiti in varie forme e dimensioni in tutta Europa e in diverse epoche, a partire dal Neolitico (circa 5.000 a.C.) fino all’epoca dell’Età del Ferro e oltre. I tumuli rappresentano una delle prime forme di monumento funerario e testimoniano l’evoluzione dei riti di sepoltura nelle antiche società agricole, che usavano questi tumuli per onorare i morti e per simboleggiare il legame tra la comunità e i suoi antenati.

Tipicamente, i tumuli erano realizzati con un terrapieno di terra, talvolta misto a pietre, e un rivestimento superficiale in pietra che aveva una funzione simbolica e protettiva. Al centro, la fossa di sepoltura veniva coperta da lastre di pietra, creando una pavimentazione che preservava il defunto e i beni funerari, come ceramiche e strumenti. Queste strutture potevano essere usate per sepolture singole o collettive e variavano per forma, a seconda delle tradizioni culturali locali.

I tumuli in Italia: un’eredità etrusca e preromana

Anche in Italia sono presenti tumuli preistorici, principalmente associati alla civiltà etrusca e preromana, specialmente in Toscana, Lazio e Umbria. I tumuli etruschi, risalenti al IX-VIII secolo a.C., erano costruiti per ospitare i membri delle famiglie aristocratiche e si trovano principalmente nelle necropoli di Cerveteri e Tarquinia. Questi tumuli etruschi, detti “tombe a tumulo”, erano caratterizzati da una struttura a cupola e spesso decorati con affreschi e corredi funerari di grande valore, che testimoniavano il rango e il potere della famiglia.

Come riconoscere i tumuli nel paesaggio

Riconoscere un tumulo in un paesaggio non è sempre immediato, soprattutto quando le strutture sono state alterate dal tempo o da attività umane. I tumuli appaiono solitamente come rilievi arrotondati e coperti di vegetazione, che emergono leggermente rispetto al terreno circostante. Spesso, possono essere confusi con collinette naturali o con accumuli di detriti. In regioni agricole, è comune che i tumuli siano stati parzialmente erosi dai lavori di aratura, come è avvenuto nel caso della collina di Sarnowo.

Un aiuto prezioso per identificare i tumuli arriva dalla fotografia aerea e dalla tecnologia lidar, che permette di “vedere” il rilievo del terreno al di sotto della vegetazione. Dall’alto, i tumuli appaiono come dischi o ovali leggermente sollevati, a volte con tracce di pietre disposte in cerchio o in una disposizione radiale. L’uso di immagini satellitari ha permesso agli archeologi di mappare numerosi tumuli in Europa, rivelando la complessità e la diffusione di queste strutture in aree dove il paesaggio è spesso inalterato da secoli.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa