Era tutto regolare e doveva essere un cantiere come tanti. Autorizzazione del Comune per la sistemazione della cantina di un vecchio edificio. Le solite cose, quando metti mano a un vecchio edificio. Ma ecco l’imprevisto. La sistemazione del pavimento della cantina porta un teschio tra le mani di un muratore. Brivido. Omicidio relativamente recente o antica sepoltura? Bisogna chiamare la polizia che, a sua volta, chiama anche gli archeologi di Archeodunum. Non si può omettere la scoperta – e come facevano un tempo – procedere. Si finirebbe nel penale.
In breve si avviano gli scavi ed è evidente che lì sotto c’è la porzione di una necropoli antica, sorta probabilmente tra il periodo romano, gli albori del Cristianesimo e attiva fino al X secolo. Il team di Archeodunum ha lavorato nella cantina di un edificio nel quartiere Montconseil di Corbeil-Essonnes, un comune di circa 41mila abitanti, situato nel dipartimento dell’Essonne, nella regione dell’Île-de-France, la stessa di Parigi.
Questo intervento di archeologia preventiva è stato prescritto dal Servizio Archeologico Regionale dell’Île-de-France in seguito, appunto, al ritrovamento accidentale di uno scheletro durante i lavori di ristrutturazione della cantina.
Lo scavo ha coperto quattro locali della cantina, per un totale di 52 metri quadrati, portando alla luce importanti evidenze archeologiche funerarie che gettano nuova luce sulla storia di questo territorio.
Un cimitero poco conosciuto
La scoperta non è del tutto isolata, poiché il quartiere Montconseil è noto da tempo per la presenza di un cimitero di epoca altomedievale. Già dal XIX secolo, diversi sarcofagi in gesso tipici del periodo erano stati rinvenuti nella zona, suggerendo la possibile esistenza di un legame con la cappella di Notre-Dame-des-Champs, costruita nel VII secolo su un precedente tempio pagano dedicato a una sorgente sacra. Tuttavia, le tracce della cappella e del tempio sono scomparse nel tempo, e le sepolture di questo cimitero non avevano mai ricevuto un’analisi scientifica sistematica prima di questa operazione.
Tombe ordinate
Durante lo scavo, sono state individuate 38 sepolture distribuite nei quattro ambienti della cantina. Nonostante la presenza di affioramenti rocciosi che avrebbero potuto ostacolare la disposizione, le tombe erano organizzate in filari paralleli, un dettaglio significativo che testimonia l’uso continuativo del cimitero per circa sette secoli, tra il III e il X secolo d.C. La disposizione ordinata delle sepolture è rimasta relativamente costante, con pochi spostamenti anche durante i periodi di transizione dalla fine dell’Antichità all’inizio del Medioevo.
Scoperte più vecchie del previsto
Le prime sepolture del sito sono più antiche di quanto ipotizzato dagli studiosi del XIX secolo, con datazioni che risalgono alla tarda antichità. Questo elemento conferma che la vocazione funeraria della zona era già consolidata prima della costruzione della cappella di Notre-Dame-des-Champs. I defunti di questo periodo venivano sepolti in posizione supina, spesso all’interno di casse di legno inserite in fosse profonde. Questo tipo di inumazione è caratteristico della fine dell’Impero Romano, quando le pratiche funerarie riflettevano ancora l’influenza romana, nonostante i cambiamenti culturali in corso.
Sarcofagi merovingi
Con l’avvento dell’alto Medioevo, le pratiche funerarie cambiarono, e i defunti iniziarono ad essere inumati all’interno di sarcofagi di arenaria. Questo tipo di sepoltura, comune nell’Île-de-France, prevedeva spesso che le vasche dei sarcofagi fossero decorate con motivi ornamentali, sebbene nel caso di Corbeil-Essonnes non siano state trovate decorazioni sui dieci sarcofagi rinvenuti. A differenza di altre necropoli, in cui è frequente trovare più corpi sepolti nello stesso sarcofago, tutti quelli ritrovati contenevano una sola persona. Un particolare interessante è la disposizione “a ventaglio” dei sarcofagi, un’organizzazione che sembra rispondere a criteri simbolici o rituali non ancora completamente compresi.
Una pietra unica
Uno dei sarcofagi era coperto da un blocco di pietra tenera, scolpito con motivi incisi. Sebbene il blocco non fosse integro, si distinguono chiaramente alcune decorazioni, tra cui parte di un rosone e due croci: una croce latina e una croce inscritta in un cerchio. Questi motivi sono comuni nelle sepolture cristiane, specialmente su sarcofagi in gesso, e richiamano l’iconografia funeraria dell’epoca, così come gli ornamenti presenti sulle facciate degli edifici religiosi.
Dopo la ricerca
Gli scheletri ritrovati verranno sottoposti ad analisi approfondite in laboratorio, con l’obiettivo di determinare il sesso, l’età al momento della morte e le condizioni di vita degli individui sepolti. Le analisi delle ossa e degli arredi funerari permetteranno inoltre di ricostruire meglio le pratiche sepolcrali adottate nel sito. Si cercherà di comprendere se le tombe siano state riaperte in epoche successive e quali fossero i riti funebri applicati.
L’obiettivo generale della ricerca è comprendere meglio la popolazione che visse nella zona di Corbeil-Essonnes durante l’Antichità e il Medioevo, nonché studiare l’evoluzione delle tradizioni funerarie nel tempo. I risultati di questo studio saranno presentati in una relazione dettagliata, che contribuirà ad arricchire il panorama delle conoscenze archeologiche regionali.
Questa indagine, condotta sotto la supervisione del Servizio Archeologico Regionale dell’Île-de-France, rappresenta un tassello importante nella ricostruzione del passato funerario dell’Île-de-France, e in particolare di Corbeil-Essonnes, un’area in cui si intrecciano memoria storica e pratica archeologica.