“Elliott Erwitt. Family”. L’ironico, l’assurdo, il poetico nell’istante. 60 foto raccontano la famiglia

La mostra a Riccione fino al 22 aprile. Elliott Erwitt (Parigi, 1928) è un fotografo statunitense specializzato in fotografia pubblicitaria e documentaria, noto per i suoi scatti in bianco e nero che ritraggono situazioni ironiche e assurde di tutti i giorni. Seguì lo stile di Henri Cartier-Bresson, maestro nel cogliere l'attimo decisivo

L’esposizione presenta circa 60 immagini in grado di ripercorrere la carriera di uno dei più importanti fotografi del Novecento. Con una mostra aperta fino al 3 aprile 2022, Riccione celebra uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea con la retrospettiva Elliott Erwitt. Family curata da Biba Giacchetti, promossa dal Comune di Riccione, e organizzata e prodotta da Civita Mostre e Musei e Maggioli Cultura in collaborazione con SudEst57 nei rinnovati spazi di Villa Mussolini.
Elliott Erwitt (Parigi, 1928) è un fotografo statunitense specializzato in fotografia pubblicitaria e documentaria, noto per i suoi scatti in bianco e nero che ritraggono situazioni ironiche e assurde di tutti i giorni. Seguì lo stile di Henri Cartier-Bresson, maestro nel cogliere l’attimo decisivo.

SPAIN. Valencia. 1952.

“Una mostra di altissimo livello dedicata ad uno dei mostri sacri della fotografia in una delle ville storiche della città – commenta il sindaco Renata Tosi – mi rende particolarmente orgogliosa perché ci consente di offrire ai riccionesi e ai turisti una proposta culturale prestigiosa nei periodi invernale e primaverile. Oggi presentiamo una esposizione di caratura internazionale a dimostrazione che la progettualità dell’amministrazione non si è mai fermata anche con la pandemia. Possiamo guardare con fiducia alle sfide che abbiamo davanti perchè c’è tantissimo interesse da parte del pubblico di tornare a vivere, con le giuste precauzioni, i nostri luoghi di cultura. Ringrazio per il lavoro di squadra gli uffici comunali preposti, gli organizzatori Civita Mostre e Musei e Maggioli Cultura per aver abbracciato questa splendida iniziativa”.
USA. Alaska. Fairbanks. 1964.

“Ospitare a Riccione grandi mostre fotografiche – afferma l’assessore a Cultura Turismo Eventi Stefano Caldari – in un luogo finalmente adatto come Villa Mussolini con impianti e locali consoni e adeguati, rappresenta un grande traguardo raggiunto. Investire in cultura e in spazi belli e attrezzati è un ulteriore tassello del mosaico articolato che stiamo realizzando per rendere la nostra città sempre più attrattiva. L’evidente successo del Riccione Christmas Star è sotto gli occhi di tutti per la bellezza e la gioiosità che riesce a trasmettere alle persone, sia adulti che bambini, come evidenziato peraltro dalle innumerevoli foto sui social. Con la mostra di Elliott Erwitt offriamo il massimo con un’attenzione rivolta sia alla comunità locale che all’internazionalizzazione del nostro territorio. E non finisce qui, perché a seguire avremo Steve McCurry, un altro grandissimo fotografo del Novecento”. Niente è più assoluto e relativo, mutevole, universale e altrettanto particolare come il tema della famiglia. Mai come oggi “famiglia” è tutto e il suo contrario: a che fare con la genetica, il sociale, il diritto, la sicurezza, la protezione e l’abuso, la felicità e l’infelicità; niente è capace di scaldare di più gli animi, accendere polemiche, unire e dividere come il senso da attribuire alla parola “famiglia”.

Là dove la parola si ferma o si espande a dismisura, può intervenire a tentare di interpretarla lo sguardo della fotografia, da sempre molto legata a questo tema. Il diffondersi infatti di questo “mezzo di documentazione” nelle classi sociali della media borghesia ha accompagnato il desiderio di un racconto privato e personale degli eventi che ne segnavano le tappe: i ritratti degli avi, le nascite, i matrimoni, le ricorrenze, tutto condensato in quei volumi che nelle prime decadi dello scorso secolo arredavano il “salotto buono”: gli album di famiglia. La curatrice della mostra Biba Giacchetti ha chiesto a uno dei più importanti maestri della fotografia di creare un album personale e pubblico, storico e contemporaneo, serissimo e ironico. È nata così la mostra “Elliott Erwitt. Family”.

USA. New Rochelle, New York. 1959.

La mostra raccoglie circa sessanta dei suoi scatti più famosi, in grado di offrire al visitatore una panoramica sulla storia e il costume del Novecento, attraverso la tipica ironia di Erwitt, pervasa da una vena surreale e romantica, alternando immagini ironiche a spaccati sociali, matrimoni nudisti, famiglie allargate o molto singolari, metafore e finali “aperti”, come la famosissima fotografia del matrimonio di Bratsk. Gli scatti selezionati raccontano trasversalmente settant’anni di storia della famiglia e delle sue infinite sfaccettature intime e sociali nel mondo intero: Elliott Erwitt offre all’osservatore sia istanti di vita dei potenti della terra (come Jackie al funerale di JFK) sia scene privatissime (come la celebre foto della bambina neonata sul letto, che poi è Ellen, la sua primogenita).
USA. New York City. 1977. Susan and baby (after).

USA. New York City. 1977. Susan and baby (before).

La consueta cifra di Erwitt – col suo ritmo divertente e al tempo stesso con la sua profonda sensibilità umana – si esprime su un tema che certamente ha avuto un’importanza determinante nella sua vita personale, con quattro matrimoni, sei figli e un numero di nipoti e pronipoti in divenire. Come sempre Elliott Erwitt “conduce il suo racconto per immagini senza tesi, in totale sospensione di giudizio”, spiega Biba Giacchetti. “Ci racconta i grandi eventi che hanno fatto la Storia e i piccoli accidenti della quotidianità, ci ricorda che possiamo essere la famiglia che scegliamo: quella americana, ingessata e rigida che posa sul sofà negli anni Sessanta, o quella che infrange la barriera della solitudine eleggendo a membro l’animale prediletto. Famiglie diverse, in cui riconoscersi, o da cui prendere le distanze con un sorriso.”
USA. New York City. 2000.

Un tema universale, che riguarda l’umanità, interpretato da Elliott Erwitt con il suo stile unico, potente e leggero, romantico o gentilmente ironico: una cifra che ha reso questo autore uno dei fotografi più amati e seguiti di sempre. Il suo immaginario è infatti popolato in prevalenza da persone comuni, uomini e donne, colte nella normalità delle loro vite, ma anche di animali, cani soprattutto, a cui Erwitt dedica nel tempo una serie di veri e propri ritratti; lo strumento utilizzato è quello dell’istantanea.
Scrive egli stesso: “Nei momenti più tristi e invernali della vita, quando una nube ti avvolge da settimane, improvvisamente la visione di qualcosa di meraviglioso può cambiare l’aspetto delle cose, il tuo stato d’animo. Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole. In un lampo, una foto meravigliosa sembra uscire fuori dal nulla”.

Elliott Erwitt. Family è un piccolo campionario di storie umane. Accompagna la mostra un catalogo a cura di Sudest57. La programmazione espositiva proseguirà con la mostra Steve McCurry Icons, in programma dal 14 aprile 2022: conservando e presentando il biglietto della mostra di Elliott Erwitt si avrà diritto alla tariffa ridotta sul biglietto di ingresso della mostra Icons. Link per scaricare il press kit: https://bit.ly/31IRor6 Qr code INFO ELLIOTT ERWITT FAMILY Riccione, Villa Mussolini fino al 3 aprile 2022. Orari dalle 9,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19.

Biglietti Audioguida inclusa nel biglietto di ingresso.
Intero € 10,00 Ridotto € 8,50 per gruppi di almeno 12 visitatori e titolari di convenzioni appositamente attivate Ridotto speciale € 5,00 per scuole e giovani fino a 18 anni Gratuito per minori di 6 anni, 2 accompagnatori per classe e accompagnatore di disabili Diritto di prenotazione: € 1,00 a persona App Elliot Erwitt Family scaricabile gratuitamente QR CODE Informazioni e prenotazioni www.mostraerwittriccione.it serviziculturali@civita.art

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Maurizio Bernardelli Curuz
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