ESSERE UMANE. Le grandi fotografe raccontano il mondo
mostra fotografica a cura di Walter Guadagnini
ideata e realizzata
in collaborazione con Monica Fantini e Fabio
Lazzari dal 18 settembre 2021 al 30 gennaio 2022 ai i Musei San Domenico di
Forlì
opere di Berenice Abbott, Claudia Andujar, Diane Arbus, Eve Arnold, Letizia Battaglia, Margaret Bourke, White, Silvia Camporesi, Cao Fei, Lisetta Carmi, Carla Cerati, Cristina de Middel, Gisèle Freund, Shadi Ghadirian, Jitka Hanzlova, Nanna Heitmann, Gracie la Iturbide, Dorothea Lange, Annie Leibovitz, Paola Mattioli, Susan Meiselas, Lee Miller, Lisette Model, Tina Modotti, Inge Morath, Zanele Muholi, Ruth Orkin, Shobha, Dayanita Singh, Newsha Tavakolian e Gerda Taro
“Essere umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo”, un percorso per immagini dedicato alle grandi fotografe donne curato da Walter Guadagnini. Si rinnova la tradizione delle mostre fotografiche del Buon Vivere inaugurata nel 2015 con
Steve McCurry, poi con Sebastiao Salgado, Elliott Erwitt, Ferdinando Scianna e infine, nel 2019, con “Cibo”, che ha visto nuovamente protagonista McCurry.
Tra le 314 fotografie in mostra, si possono segnalare le leggendarie immagini di Lee Miller nella vasca da bagno di Hitler, la strepitosa serie delle maschere di Inge Morath, realizzata con Saul Steinberg, gli iconici volti dei contadini durante la Grande Depressione di Dorothea Lange, il sorprendente servizio di Eve Arnold su una sfilata di moda ad Harlem negli anni Cinquanta e i rivoluzionari scatti di Annie Leibovitz per una epocale edizione del Calendario Pirelli. Un viaggio per immagini nell’evoluzione del linguaggio fotografico mondiale, con una specifica attenzione allo “sguardo femminile”, a partire dagli anni Trenta del Novecento, quando grazie all’affermazione delle prime riviste illustrate la fotografia è diventata il principale linguaggio della comunicazione contemporanea. In mostra, dunque, sarà possibile seguire questa evoluzione attraverso i grandi reportage di guerra e i cambiamenti dei costumi sociali, la ricostruzione post bellica e le questioni di genere, l’affermarsi della società dei consumi e l’osservazione del ruolo della donna nei paesi extra occidentali. L’idea guida è stata, infatti, quella di allestire una mostra senza precedenti in Italia e non solo, dedicata al lavoro delle autrici che, dagli anni ’30 alla contemporaneità, hanno interpretato la fotografia come strumento di indagine e di riflessione, con registri espressivi talvolta poetici, in altri casi più crudi, sui grandi temi che hanno attraversato la società nei diversi segmenti temporali del XX e degli inizi del XXI secolo.