Fa una passeggiata sulla spiaggia e si imbatte in un sarcofago romano. Le indagini

La scoperta è stata fatta martedì da un ex agente delle forze dell’ordine che era in vacanza al resort Sts. Constantine and Helena. Mentre passeggiava sulla spiaggia vicino a un cantiere appena completato, si è imbattuto nel sarcofago e ha immediatamente contattato la polizia locale.

La scoperta è avvenuta sulla costa settentrionale del Mar Nero bulgaro, vicino a Varna. Immediato l’intervento degli specialisti del Museo Archeologico di Varna e dell’ufficio regionale della Direzione per la Protezione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura, che ora lo stanno esaminando.

Una prima osservazione del manufatto lascerebbe trasparire l’autenticità. E’ soprattutto la lavorazione della parte interna con i margini superiori scheggiati in tempo antico a dare conferma rispetto alla lavorazione bimillenaria. A destra e a sinistra, nella parte superiore del bordo del contenitore , appare l’azione duplice di un grosso scalpello che creò il distacco tra le parti e consentì la violazione della tomba, probabilmente da tombaroli in cerca di corredi funerari preziosi.

Si tratta ora di capire se un colore chiaro steso sulle decorazioni esterne sia stato aggiunto o se sia originale.

Dopo l’ispezione iniziale, gli archeologi hanno ipotizzato che il sarcofago risalga all’epoca romana, in particolare al II-III secolo d.C., ha riferito la televisione nazionale bulgara.

Il sarcofago è stato trovato vuoto, senza coperchio. Misura circa 90 x 235 x 75, è ornato da elaborate decorazioni in rilievo. Tra queste, ghirlande, foglie, uva, teste di animali e altri ornamenti stilizzati, caratteristici dell’arte funeraria romana.

Il manufatto è stato trasportato con cura al Museo Archeologico di Varna per ulteriori esami. Lo spostamento ha richiesto attrezzature pesanti e l’assistenza del Dipartimento Regionale per la Sicurezza Antincendio e la Protezione Civile, che hanno assicurato che il delicato manufatto fosse ricollocato senza danni.

Il caso è stato segnalato anche alla procura. La collocazione sulla spiaggia, nei pressi di un cantiere edilizio, induce a pensare che il reperto fosse utilizzato nell’edificio poi oggetto di ristrutturazione.

Milen Marinov, esperto del museo di storia locale, fa parte del team incaricato di esaminare il sarcofago. Marinov ha rivelato che il team ha iniziato il meticoloso processo di rimozione di materiale estraneo di superficie per scoprire qualsiasi colorazione originale rimanente e per studiare le tecniche utilizzate nella sua creazione.

Marinov ha detto dell’esame in corso: “Vogliamo vedere cosa c’è sotto, se è rimasta una parte della colorazione originale, quale tecnica è stata usata per realizzarlo.”

L’indagine mira a determinare se il sarcofago sia un autentico manufatto romano, un originale ritoccato o una creazione moderna progettata per apparire antica. Marinov ha evidenziato le sfide in tali valutazioni, notando che ci sono numerosi metodi per invecchiare artificialmente gli oggetti per farli apparire più vecchi di quanto non siano. Questa analisi approfondita è fondamentale per verificare l’autenticità e il valore storico del sarcofago. Comunque gli indizi principali, tra i quali quelli dell’effrazione antica che consentì, apportando danni, di sollevare il coperchio sono numerosi e convergenti.

Si può ipotizzare che il sarcofago sia stato recuperato e usato come oggetto di decorazione, forse dopo un’imbiancatura esterna. Durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio il contenitore potrebbe essere venuto alla luce e scartato e collocato in spiaggia. Successivamente, nell’area, è stata trovata una copertura moderna che fa ipotizzare che il reperto sia stato utilizzato come un tavolo.

La scoperta del sarcofago romano sulla spiaggia vicino a Varna potrebbe aggiungersi alle ricche prove storiche dell’antica romanizzazione scoperte nella regione.

L’antica Varna, divenne un insediamento tracio e in seguito un’antica colonia greca, e poi parte dell’Impero romano nel 15 d.C. I bagni romani o thermae di Varna furono costruiti alla fine del II secolo e utilizzati fino alla fine del III secolo. Tra le rovine sono state trovate monete del regno dell’imperatore romano Settimio Severo.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa