Giovane coppia fa lavori in giardino e si imbatte nella tomba di un guerriero sepolto con la spada e con la lancia

Nella fossa sono stati trovati una spada, una lancia, una fibbia per cintura, perle di vetro dorate, una fibbia - anch'essa, probabilmente dorata, in origine - e una spilla per fermare il mantello. Finora - ma lo scavo sarà effettuato nel prossimo fine settimana - non sono stati trovati resti ossei. Non è escluso che il guerriero sia stato cremato e che nella sepoltura, accanto alle sue ceneri sia stato deposto il corredo funebre
Anna mostra la lama della spada. Accanto a sé, il figlio e il compagno @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea

Una giovane coppia norvegese ha trovato all’esterno della propria casa, durante lavori nella parte rustica dell’edifico, che sorge in campagna, la tomba di un guerriero vichingo. I lavori di scavo prevedevano, con la realizzazione di una canaletta, lo stacco dell’edificio dal terreno della collina, che incombe e che porta umidità. Badile e piccone, la coppia ha iniziato a rimuovere il terreno, quando ha compiuto la scoperta.

L’uomo era stato sepolto con la spada e alcuni gioielli o decorazioni. Come segnacolo la tomba ebbe in dotazione una pietra che è stata trovata intatta. Con il tempo il punto è stato coperto dal terreno, ma sono bastati pochi colpi di vanga e di piccone per imbattersi nella sepoltura, che probabilmente ha circa mille anni. Oddbjørn Holum Heiland stava iniziando gli scavi gli scavi nella parte posteriore dell’edificio di famiglia – a Setesdal nell’area meridionale della Norvegia – una casa antica, che risale al 1740.

Il giovane padrone di casa ha proceduto rimuovendo, inizialmente, la coltre del prato. Sotto di esso ha trovato la pietra segnacolo che non presentava incisioni o iscrizioni e che, pertanto, non ha attratto l’attenzione di chi scavava.

La pietra usata come segnacolo della tomba. Originariamente doveva essere collocata verticalmente sulla sepoltura, per renderla evidente @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea

La tomba si è rivelata inizialmente per la presenza di strani oggetti metallici, poco sotto la pietra, che si accumulavano nel secchio in cui veniva deposta la terra che doveva poi essere caricata sulla carriola. Il badile si è poi imbattuto in un lungo oggetto metallico. “In breve – dice Heiland – è venuta alla luce un’elsa e non ho più avuto dubbi. Si trattava di una spada. Così ho avvertito gli archeologi”.

Sul posto si sono recati, nelle ore successive al ritrovamento, l’archeologo della contea, Joakim Wintervoll e Jo-Simon Frøshaug Stokke del Museo di storia culturale di Oslo.

La spada e alcuni elementi decorativi in metallo presenti nella tomba del vichingo. @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea
A sinistra, tra frammenti metallici, la spilla per il mantello. Al centro le perline dorate. Adestra, la fibbia @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea

Nella fossa sono stati trovati una spada, una lancia, una fibbia per cintura, perle di vetro dorate, una fibbia – anch’essa, probabilmente dorata, in origine – e una spilla per fermare il mantello. Finora – ma lo scavo sarà effettuato nel prossimo fine settimana – non sono stati trovati resti ossei. Non è escluso che il guerriero sia stato cremato e che nella sepoltura, accanto alle sue ceneri, sia stato deposto il corredo funebre. L’uomo doveva essere di etnia vichinga.

L’elsa della spada @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea
I pezzi che vengono trovati durante lo scavo sono sistemati su una tavola di carpenteria @ Joakim Wintervoll – Archeologo della Contea

Con il termine vichinghi si intendono solitamente quei guerrieri norreni, originari della Scandinavia e della Germania settentrionale che, a bordo di imbarcazioni dette drakkar, fecero scorrerie sulle coste delle isole britanniche, della Francia, Italia meridionale e Sicilia e di altre parti d’Europa fra la fine dell’VIII e l’XI secolo. A questo periodo della storia europea (generalmente racchiuso fra gli anni 793 e 1066) ci si riferisce normalmente con l’appellativo di epoca vichinga.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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