Giovanni Battista Moroni e Romanino. Confronto in Adoremus al Museo diocesano di Brescia

Apre la mostra l’Annunciazione di Giovanni Battista Moroni, della metà del Cinquecento. La scena si svolge in penombra: il sopraggiungere dell’angelo – recante un giglio, simbolo della purezza di Maria – sorprende la Vergine intenta nella preghiera. Ogni elemento della composizione sottolinea la dimensione domestica in cui si svolge l’episodio.

In occasione del Santo Natale, il Museo Diocesano di Brescia in collaborazione con BPER Banca presenta fino al 15 gennaio 2023 la mostra Adoremus! che dà vita un inedito dialogo tra l’Annunciazione di Giovanni Battista Moroni, la Madonna con Bambino e San Paolo di Girolamo da Romano, detto il Romanino, appartenenti a BPER Banca, e due opere delle collezioni del Museo, una coppia di icone russe dedicate all’Annunciazione dell’Ottocento e una cinquecentesca tempera su tavola della scuola veneto-cretese raffigurante l’Adorazione dei Magi.

Romanino (Girolamo di Romano), Madonna con Bambino e San Paolo, 1540 olio su tela, 93×120 cm. © Studio Rapuzzi, Bresciia
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Giovanni Battista Moroni, L’Annunciazione, 1545 ca, olio su tela, 67×53 cm. © Studio Rapuzzi, Brescia

In un periodo storico contrassegnato dalle forti tensioni internazionali, con la perdita di migliaia di vite umane e con l’aggravarsi della situazione economica, il Museo intende offrire ai visitatori una vera e propria “sosta contemplativa”, articolando il percorso in quattro sale distinte, ciascuna dedicata a un’opera, con l’obiettivo di lasciare al pubblico lo spazio e il tempo adeguato per osservare i capolavori. Completano idealmente l’esposizione un sottofondo musicale e la lettura di versi di San Bernardo di Chiaravalle.

Afferma Mauro Salvatore, Direttore del Museo Diocesano: Siamo davvero lieti di offrire ai visitatori una mostra particolare: un itinerario artistico di qualità fra capolavori ospiti e preziosità del nostro Museo, arricchito da musiche e versi di grande raffinatezza. Una sosta che il Diocesano vuole proporre a tutti i visitatori in occasione del periodo natalizio.

Dichiara Maurizio Veggio, Direttore territoriale Lombardia Est e Triveneto BPER Banca: Il prestito di queste due importanti opere rientra perfettamente nel progetto di condivisione e sostegno della cultura che La Galleria BPER Banca persegue, offrendo al pubblico la possibilità di apprezzare alcuni capolavori della corporate collection altrimenti non visibili. La collaborazione con Istituzioni, pubbliche e private, è fondamentale per creare un dialogo che stimoli la riflessione e la sensibilità sull’arte. La cultura, infatti, è determinante per ripartire insieme, sia a livello territoriale, sia a livello nazionale. In questo modo BPER Banca interpreta fino in fondo il significato del termine “responsabilità sociale d’impresa”.

Apre la mostra l’Annunciazione di Giovanni Battista Moroni, della metà del Cinquecento. La scena si svolge in penombra: il sopraggiungere dell’angelo – recante un giglio, simbolo della purezza di Maria – sorprende la Vergine intenta nella preghiera. Ogni elemento della composizione sottolinea la dimensione domestica in cui si svolge l’episodio.

La seconda sala è dedicata alla ottocentesca Annunciazione a Maria, dove la gioia è espressa dai colori vividi, dal fondo azzurro tipico delle icone russe del XIX secolo, dalla postura, dai gesti e dagli sguardi dei due protagonisti. L’annunciazione è il tema per eccellenza delle porte regali, come in questo caso: sono le porte che solo i celebranti hanno il diritto di attraversare durante la Divina Liturgia e il punto più diretto di passaggio tra il mondo terreno, dove stazionano i fedeli e quello ultraterreno, ossia l’altare nel santuario.

La terza opera è una tempera su tavola del Cinquecento della scuola veneto-cretese, raffigurante l’Adorazione dei Magi e destinata probabilmente alla devozione personale, un interessante esempio della produzione fiorita sulla costa dalmata e nei pressi dell’isola di Creta. L’Adorazione rappresenta il significato universale della nascita del Bambino, che prelude alla missione dell’annuncio del Vangelo.

Conclude l’esposizione la Madonna con Bambino e San Paolo di Girolamo da Romano, detto il Romanino, della metà del Cinquecento, gli anni della maturità dell’artista. Lo sguardo della Vergine e del Bambino è rivolto a San Paolo, apostolo delle genti: attraverso il suo esempio, il fedele è invitato a vivere le relazioni personali e sociali con un’autentica testimonianza evangelica di pace e di misericordia.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz