Una roccia antica, che forse rappresenta una divinità lunare o forse un toro dalle corna lunate, è stata trovata a E-Tell, nella Galilea israeliana sulle rive del fiume Giordano. La pietra istoriata era in un angolo ombroso.
La roccia è piatta ed è lunga circa 75 cm e larga 45 centimetri. La forma e la grandezza permettono di ipotizzare che essa fosse un segnacolo – una sorta di lapide per indicare una tomba – o una pietra di confine. Gli abitanti arcaici di quella zona utilizzavano le stele anche come reiterate presenze tangibili degli Dei.
Gli archeologi, ai quali il reperto è stato portato, affermano che si tratta della rappresentazione della dea della Luna, venerata dai pagani del regno di Geshur – contemporaneo ai regni di Israele e di Giudea – e che risale all’XI secolo a.C., durante il Età del ferro. . La particolare rappresentazione, vecchia di circa tremila anni, è oggi celebrata dagli archeologi. La roccia faceva parte di un sito cerimoniale che fu rapidamente smantellato a causa della vicinanza degli invasori e di un’imminente presa violenta della città, con le relative conseguenze distruttive per i valori degli abitanti.
Geshur (ebraico biblico: גְּשׁוּר, romanizzato: Gəšūr) era un territorio dell’antico Levante menzionato nei primi libri della Bibbia ebraica, situato nella regione delle moderne alture del Golan.
Gli scavi di et-Tell hanno rivelato prove delle pratiche religiose geshurite, tra cui alti luoghi, stele decorate, vasi per offerte, animali sacrificali e iscrizioni dedicatorie. Questa cultura materiale mostra forti influenze dai paesi vicini. Il loro culto religioso sembra essere incentrato sull’adorazione del dio-luna sotto forma di toro, comune nel sud della Siria, mentre un’influenza egiziana è visibile nella loro arte e nei loro amuleti. La stele del toro della porta della città è stata interpretata alternativamente come un simbolo del dio principale Hadad, responsabile della pioggia; del dio della luna, che provocava l’ingrossamento dei fiumi; o una combinazione dei due. L’influenza della religione israelita a sud è visibile nelle pratiche alimentari e nella selezione degli animali sacrificali.
Si tendeva a collegare la luna alla figura del toro perché probabilmente veniva letta una connessione tra i corni della luna stessa e le corna dei grandi bovidi. Questi animali, che erano – secondo popolazioni arcaiche – in contatto con il mondo degli Dei, avrebbero potuto trarre forza dalle corna dalla Dea Madre, che era collegata alla luna.