ROMA – Presso il casale di Santa Maria Nova, nel Parco Archeologico dell’Appia Antica, è stata inaugurata la mostra L’Appia è moderna, a cura di Claudia Conforti, Roberto Dulio, Simone Quilici, Ilaria Sgarbozza e resterà aperta al pubblico fino al 13 ottobre 2024.
L’esposizione è promossa dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, con l’organizzazione di Electa.
Sei le sezioni per raccontare che l’Appia è anche moderna. Dipinti, fotografie, illustrazioni, manifesti pubblicitari, progetti architettonici e documenti d’archivio restituiscono l’energia di un secolo che ha fortemente disegnato una delle più note vie consolari, parte vivente della città contemporanea.
Numerosi i progetti di grandi architetti del secolo scorso:
Marcello Piacentini, i Busiri Vici, Raffaele De Vico, Enrico Del Debbio, Luigi Moretti, Sergio Musmeci, Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti, Lucio Passarelli.
Non solo l’architettura ma anche le arti figurative – tra verismo, simbolismo e astrazione – hanno lasciato il segno nel racconto moderno di questa parte di città. Esposti, tra gli altri, lavori di Duilio Cambellotti e di Giulio Aristide Sartorio.
Nel dopoguerra la regina viarum diventa l’Olimpo dei divi di Hollywood sul Tevere: piscine moderne e classici ninfei – le ville degli attori – accendono l’immaginazione popolare e deflagrano sui rotocalchi, creando nuovi stereotipi di massa. Essi sono tutt’altro che effimeri, attestandosi come immaginario alternativo, opposto e inconsapevolmente provocatorio rispetto a quello elitario e prescrittivo del “più grande museo archeologico a cielo aperto”.
La permanenza della pregnanza pop dell’Appia si manifesta, a distanza di decenni, nel cinema – da La dolce vita a La grande bellezza – e nei fumetti, in mostra due numeri di Topolino, che, utilizzando l’Appia come scenario, ne scoprono la potente e vitale modernità.
In occasione di questa mostra è stato chiesto a Francesco Jodice di portare il suo sguardo sulla Via Appia: otto le fotografie esposte che ne offrono il personale racconto.
Roma, Casale di Santa Maria Nova
Parco Archeologico dell’Appia Antica