Nel sito gallo-romano trovata statua celtica della Dea Epona che proteggeva le tombe di 5 bambini

Si può ipotizzare che la divinità fosse qui oggetto di devozione, in un tempietto, nel quale venivano portati contenitori offertoriali - recuperati, durante gli scavi - e attorno al quale sono state trovate le sepolture infantili

Un bassorilievo recentemente trovato in un sito gallo-romano, in Francia, e raffigurante la dea Epona – protettrice di cavalli, asini e probabilmente, divinità che accompagnava i defunti, soprattutto bambini, nell’oltretomba – è stato presentato, per la prima volta, durante l’assemblea generale dell’Association de Recherche Archéologique du Pays de Sarrebourg. La notizia del ritrovamento era stata tenuta riservata.

La scultura, alta 21,2 cm, scolpita nell’arenaria, rappresenta una figura umana che cavalca un cavallo ponendosi in posizione da amazzone, tenendo cioè entrambe le gambe da un lato della cavalcatura stessa e reggendo le briglie. L’iconografia ha permesso di stabilire che l’immagine si riferisce a Epona, una divinità gallica, che fu oggetto di devozione negli ambienti celti-romani, almeno fino alla fine dell’impero romano stesso. Si può ipotizzare che la divinità fosse qui oggetto di devozione, in un tempietto, nel quale venivano portati contenitori offertoriali – recuperati, durante gli scavi – e attorno al quale sono state trovate tombe di bambini.

Il bassorilievo, pressoché intatto, è stato portato alla luce durante gli scavi effettuati nel sito gallo-romano di Sauvageon, nella foresta di Saint-Quirin, vicino a Vasperviller, nella Francia orientale, a Nord della Svizzera. Vasperviller è un piccolo Comune, che conta 316 abitanti.

Il bassorilievo scolpito è stato trovato vicino a un tumulo di pietra, con base circolare, e cinque sepolture di bambini databili – si è in attesa dei risultati di laboratorio per stabilirne, con massima precisione, l’epoca – a un periodo compreso tra il I e il III secolo d.C. Un’altra statua di Epona legata alla sepoltura di un bambino era già stata portata alla luce presso la non distante necropoli di Croix Guillaume, datata all’inizio del III secolo d.C..

E’ interessante notare che in altre aree di antica matrice gallo-celtica e gallo-romana, quali alcune province dell’Italia settentrionale – Brescia, Bergamo, Mantova, Cremona, Verona, Trento e Parma – la festa dei bambini sia collegata a una figura celeste – Santa Lucia – che, con un asino, distribuisce doni nella notte del 13 dicembre. Un elemento di continuità con la Dea Epona?
Leggi il quaderno di campo dello scavo, CLICCANDO QUI

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz