Dopo la visione delle immagini satellitari, il sopralluogo e il ritrovamento delle prime lastre di ardesia dei tetti. Il luogo è collegato da una strada rettilinea a un’altra fortezza romana, che fu scoperta nel 2013. Il ritrovamento è avvenuto nel nord del Pembrokeshire, nel Galles (Regno Unito). Il sito è nascosto dalla vegetazione, in un enorme campo, non coltivato perché considerato una pietraia. Gli scavi devono essere ancora organizzati.
La scoperta è stata fatta dal Dr. Mark Merrony, uno dei principali specialisti britannici di Storia romana e tutor presso il Wolfson College di Oxford. “È una fortezza gigantesca, una scoperta incredibile di importanza nazionale,” ha detto Merrony al Guardian.
Il Dr. Mark Merrony crede che la fortezza sia stata costruita tra il primo e il terzo secolo d.C. È la seconda struttura militare romana scoperta specificamente nel Pembrokeshire. L’altra è stata individuata e scavata a Wiston, vicino al comune di Haverfordwest, nel 2013.
Oltre a scoprire le rovine della fortezza, Merrony ha evidenziato la presenza di una strada che la costeggiava e che fu realizzata dall’Impero Romano. La strada collega la fortezza appena scoperta con l’altro insediamento militare romano situato a Wiston.
Considerati collettivamente, i due forti dimostrano il dispiegamento di forze romane nell’area. Secondo lo studioso britannico questa consistente presenza militare andrebbe contro la consolidata visione secondo la quale la tribù celtica dei Demetae, presente in Galles 2.000 anni fa, aveva buoni rapporti con i Romani e non costituisse una reale minaccia. Ma è pur chiaro che romani presidiavano i territori degli Alleati, anche se costoro erano fortemente convergenti sul piano politico. La strategia militare romana – che avrebbe trovato poi eco nella politica americana del Novecento – era quella di fornire presidi e sostegni sicuri agli alleati, con la realizzazioni di basi. La sicurezza pubblica militarizzata fu uno dei motori del notevole sviluppo economico della Britannia, durante il periodo romano.
Ma il professore crede che i forti siano di segno diverso.
“Ora non penso più che i Demetae fossero filo-romani, ma che i Romani stessero colpendo l’area con un pugno di ferro,” ha dichiarato il Dr. Merrony.
Originario del Pembrokeshire, il Dr. Merrony aveva spesso viaggiato lungo una strada particolarmente diritta – chiedendosi se fosse romana – e, guardando recentemente le immagini satellitari, il suo occhio è stato attirato da un campo con dimensioni che potrebbero essere quelle di una fortezza romana. Questo non era visibile attraverso la vegetazione che copriva il campo quando si stava al livello del suolo, ma abbastanza chiaro visto dall’alto.
Per determinare se i suoi sospetti iniziali fossero corretti, il Dr. Merrony ha iniziato a esaminare il sito per cercare materiale romano.
“Sporgente dal terreno c’era un pezzo triangolare che sembrava una lastra di copertura romana,” ha detto. L’ho tirato su e ho visto una lastra di copertura romana. Quella era la conferma diagnostica che stavo cercando. Un miracolo, perché è un sito enorme.”
Lo studioso ha raccontato al contadino della scoperta della lastra di copertura, e il contadino gli ha detto che, in quel campo, ci sono grandi quantità di ardesia e di pietra sepolte appena sotto la terra tutto intorno al sito (motivo per cui il campo non era arato ed essenzialmente abbandonato).
“Questo suggerisce che c’è molto materiale sotto terra,” ha detto Merrony. “Ci sono ovviamente diversi edifici crollati qui. Le lastre sono rimaste, i legni sono marciti.”
Ulteriori esami a livello superficiale hanno portato alla scoperta di altre lastre di copertura, che sono ricoperte di strisce di ruggine dei chiodi sfaldati e poi scomparsi e presentano segni che mostrano che i pezzi erano stati scolpiti e attaccati ad altre lastre di ardesia.
“Questi sono diagnostici coerenti con altre lastre di edifici romano-britannici,” ha confermato Merrony.
Il Dr. Merrony stima che la fortezza occupasse un’area di 2-3 ettari. Secondo la sua stima, la fortezza sarebbe stata abbastanza grande da ospitare circa 500 soldati romani, il che suggerisce che serviva più come fortezza ausiliaria che come posizione difensiva primaria.
Per proteggere la scoperta, l’ubicazione dell’antico presidio militare non sarà divulgata al pubblico fino a quando non sarà effettuato un sondaggio geofisico.