Nuove scoperte nel deserto. Anubi che veglia, sarcofagi con nomi di donna e ricchissimi corredi. Dal libro alle statuette

La ricerca archeologica ha portato alla luce un cimitero che ospita i resti di alti funzionari e sacerdoti risalenti all'era del Nuovo Regno, compresa tra il XVI e l'XI secolo a.C. Questo periodo è particolarmente significativo nella storia dell'antico Egitto ed è noto per le sue importanti conquiste politiche, culturali e religiose.

Il Ministero del Turismo e delle Antichità dell’Egitto ha annunciato una sorprendente scoperta archeologica avvenuta nell’area di Al-Ghoreifa, all’interno del sito archeologico di Tuna Al-Gabal, situato nel Governatorato di Minya. Questa straordinaria rivelazione è stata svelata durante una conferenza stampa nelle ore scorse.

La ricerca archeologica ha portato alla luce un cimitero che ospita i resti di alti funzionari e sacerdoti risalenti all’era del Nuovo Regno, compresa tra il XVI e l’XI secolo a.C. Questo periodo è particolarmente significativo nella storia dell’antico Egitto ed è noto per le sue importanti conquiste politiche, culturali e religiose.

La missione archeologica egiziana responsabile della scoperta opera in questa regione dal 2017 ed è stata guidata dal Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Mostafa Waziri. Questa importante scoperta arricchisce notevolmente la nostra comprensione di questo periodo storico e offre preziose informazioni sui rituali funerari e le credenze dell’antico Egitto.

All’interno del cimitero sono stati ritrovati numerosi reperti, tra cui amuleti, ornamenti e bare di pietra, che indicano chiaramente un riutilizzo nel Periodo Tardo, compreso tra il 664 a.C. e il 332 a.C. È una testimonianza straordinaria del lungo periodo di utilizzo di queste tombe.

Tra le scoperte più emozionanti vi sono due bare di legno con i nomi di due donne incisi su di esse. Questo fatto offre una prospettiva unica sulle persone che sono state sepolte lì e potrebbe fornire preziose informazioni sulla loro identità e il loro ruolo nell’antico Egitto. Inoltre, è stato annunciato il ritrovamento di un papiro contenente il “Libro dei Morti”, uno dei testi funerari più noti dell’antico Egitto. Questo prezioso manoscritto verrà esposto al Grande Museo Egizio, dove i visitatori avranno la possibilità di ammirare la sua bellezza e la sua importanza storica. Sorprendentemente, il papiro è in ottime condizioni, come se fosse stato creato ieri, il che lo rende un’importante scoperta per gli studiosi e gli appassionati di storia.

Il sito di Al-Ghoreifa a Minya è noto per le sue rilevanti scoperte archeologiche. Già nel 1925 furono rinvenute numerose tombe, 90 sarcofagi e ben 10.000 statue. Questa nuova scoperta, tuttavia, getta ulteriori luci sulla ricchezza storica e culturale dell’area e sottolinea l’importanza di continuare gli scavi archeologici per svelare i segreti del passato.

Il Consiglio Supremo delle Antichità ha avviato gli scavi nel sito di Al-Ghoreifa sotto la guida di Mostafa Waziri, e questa scoperta recente è una testimonianza della dedizione e della passione di questi archeologi nel preservare e condividere il patrimonio culturale dell’Egitto con il mondo.

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