Archeologia a colpo d’occhio. Cos’è questa strana struttura. Medievale o preistorica? Rispondono gli archeologi dopo lo scavo

Un luogo metafisico. La struttura permetteva l'accesso all'interno tramite una, due o quattro entrate. I componenti interni possono potevano includere portali, cerchi di pietre, recinti fatti con blocchi eretti in lunghezza, disposizione di quattro pietre, monoliti, blocchi dritti, fosse, gruppo di pietre erette, allineamenti di pilastri, allineamenti di pietre, sepolture, cumuli centrali
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Archeologia a colpo d’occhio. Reperto denunciato ieri. A cosa serviva, di che epoca è, cos’è la pietra e chi rappresenta

Un bel suono, quello emesso dal metal detector, nei pressi di un campo agricolo. Ma come sempre la natura dell'oggetto è sconosciuta, prima che esso venga recuperato. Il cercatore fa oscillare il sensore, stabilisce il punto di massimo segnale e procede con paletta e rilevatore manuale. Un oggetto argenteo appare in un grumo di terra
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Incaprettate. Donne sacrificate agli Dei nel Neolitico. I segni dei rituali. Cosa nasconde questa tecnica orribile. La grotta di Palermo

Uno studio, pubblicato in questi giorni da Science advances, ha portato alla luce un fenomeno inquietante nell'Europa neolitica: più di una dozzina di omicidi rituali di donne, sacrificate secondo un rituale apparentemente legato alle pratiche agricole di quel tempo.
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Scoperta straordinaria: un’imponente costruzione romana emerge sulle rive del Limmat. Una mansio, una antica stazione di servizio, torna alla luce

Una vasta colonia romana, precedentemente sconosciuta, è emersa durante scavi archeologici nella regione di Steinacher, Canton Argovia. Fondamenta murarie, detriti di edifici romani e reperti significativi testimoniano l'importanza di questo insediamento, situato a soli 2,2 chilometri dal campo legionario di Vindonissa.
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L’immaginario aristocratico in vacanza. Alla Casina di Pievedizio mostra di dipinti tra Cinquecento e Settecento

Un registro duplice in mostra e nel collezionismo dell'epoca: da un lato la verità - un po' calvinista, diremmo - che racconta, attraverso la pittura, l'umanità industriosa, in campagna, con ogni forma di allevamento e di pratica artigianale, che troviamo affollata nei quadri dei Bassano, famiglia di artisti veneti che realizzò - trasfigurando atmosfere fiamminghe - una serie di fortunati dipinti sulla fortuna prodotta dalle attività agricole, dall'altra la mitologia e il sogno agreste, tra arcadia e ironia grottesca, legata ai miti goderecci di Pan e Bacco, che si intersecano al vino e alle belle ninfe, come la mostra documenta.
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Due dilettanti scavano e trovano questo oggetto. Cos’è. Cosa rappresenta. A quando risale. Rispondono gli archeologi

Uno degli elementi più affascinanti di questa scoperta è il suo contesto temporale e geografico. I manufatti, prodotti intorno al 200 d.C., appartengono all'epoca romana, suggerendo un'intensa interazione tra le culture del nord Europa e l'impero romano.
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Il salone nero appena trovato a Pompei. Gli affreschi che si “muovevano”. Effetti ottici nella stanza dell’Amore e del Destino

Un effetto ottico raffinatissimo all'interno di un ambiente altrettanto raffinato nel quale intrattenersi in momenti conviviali, tra banchetti e conversazioni, in cui si respirava l’alto tenore di vita testimoniato dall’ampiezza dello spazio, dalla presenza di affreschi e mosaici databili al III stile, dalla qualità artistica delle pitture e dalla scelta dei soggetti
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Mostre | Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, dal 13 aprile alla Collezione Peggy Guggenheim

Attraverso oltre centocinquanta lavori, che spaziano da disegni a opere grafiche, da gioielli ad arazzi, documenti storici, libri, riviste, fotografie, documentari e film la mostra traccia lo sviluppo dell’estetica, unica e personalissima del poliedrico artista e ne ripercorre i momenti salienti della tumultuosa carriera.
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