Alfonso Borghi – Analisi critica

E' questa freschezza d'animo che fa conseguire al Neo-Informale di Borghi una condizione speciale, allo stesso modo dentro e fuori dalla propria epoca: dentro perché assolutamente attuale nell'esprimersi come linguaggio moderno, da uomo del Duemila che non persegue affatto il distacco dorato dal nuovo secolo; fuori perché Borghi sembra dipingere come se fosse un perfetto contemporaneo di Mathieu, Fautrier, Wols, Hartung, dunque di un Informale che conosce il suo momento più significativo oltre cinquant'anni fa, affermando per esso un'identità europea che nel momento stesso in cui fa da integrazione dell'Informale americano”.
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Perché il grande Renoir decise di "diventare italiano"

Nell’autunno del 1881, Pierre-Auguste è in crisi. La scelta impressionista gli va stretta, ormai. Decide così di mettersi in viaggio per il Belpaese. S’innamora della grande tradizione veneziana, degli affreschi di Pompei. Il genio di Raffaello lo manda in estasi. Al ritorno, la sua pittura non sarà più la stessa
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Angela Corti e la tessitura di pietre come catartico ed originale sistema di scultura

Stile Arte intervista l'artista italiana chiamata a Dubai per la realizzazione del monumento dedicato al vento del deserto. Fili metallici che tessono la pietra e che vibrano e sibilano. L'imprinting visivo di fronte a un grande quadro temporalesco e lo sviluppo di un percorso di grande impegno formativo, in direzione di una costruzione poetica della materia. Non per nulla Angela ama Verlaine "il cui tono combina spesso malinconia e chiaroscuro, con un’efficace semplicità".
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Padova e l'universo pittorico ai tempi di messer Giotto

Vittorio Sgarbi parla del processo di modernizzazione, avvenuto a Padova attorno al Trecento - Le meraviglie della “Croce stazionale”, “opera purissima di Giotto, splendida esibizione di pathos teatrale in funzione religiosa ” - Alla riscoperta degli altri maestri: Guariento, il “conciliatore” fra tradizione bizantina e novità; Altichiero, il “pre-rinascimentale”, aperto ad un’arte realistica; Giusto, il “pittore d’historia”, abile a trarre vigore dalle contaminazioni contemporanee.
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