Schizzo, bozzetto, griglia, disegno preparatorio. Le tecniche dei pittori accademici "antichi"

Abbiamo restaurato l’ultima opera di Angelo Inganni, incompiuta a causa della morte. Quella tela è un pozzo di informazioni che ci consentono di stabilire le tecniche esecutive del pittore. Solido impianto, impostazione generale ma finiture per aree come se ci trovassimo di fronte a più quadri nello stesso dipinto, affrontati in sequenza
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Cani e gatti dipinti sui sassi

L'arte di dipingere sui sassi ci ha appassionato sin da bambini. Negli anni Settanta era di gran moda. Si recuperavano i tondeggianti sassi del mare o dei laghi che venivano assemblati per creare figure, che poi venivano dipinte con tempere e smalti. C'era anche chi affrontava paesaggi o tentava di assecondare la forma della pietra, dipingendo figure di animali. Ernestina Gallina, pittrice di Cesenatico, ha trasformato un'attività artigianale in una forma artistica, con risultati di livello
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Maschere funebri, a cosa servivano, come venivano fatte. Ecco quella di Modigliani

L'uso delle maschere funebri è antichissimo. Si ritiene infatti che i volti di cera degli antenati, presenti nelle case degli antichi romani, derivassero, in buona parte, dai calchi dei volti dei defunti. Ciò consentiva di conservare l'immagine tridimensionale del viso dell'estinto. I calchi venivano compiuti con materiale che si rapprendeva con una certa rapidità, come il gesso. Il calco in gesso del volto funebre e della mano fu in uso fino al primo decennio del Novecento, anche se già si riteneva questo ricordo tridimensionale troppo macabro
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