Non immaginava di trovare un così bel pezzo dell’Età del Bronzo, l’appassionato inglese di metal detector che, nei giorni scorsi, aveva deciso di godere di una giornata di sole, camminando, con un metal detector al fianco, nella campagna inglese.
La strumentazione elettronica ha iniziato a crepitare, nel prato, e l’uomo ha delineato perfettamente il punto, dopo una serie di oscillazioni del rilevatore. Recuperando, in pochi istanti, l’oggetto l’oggetto in bronzo. L’oggetto era isolato e, pertanto, non apparteneva a un deposito di bronzo. In molti casi, queste asce antichissime, vengono trovate in forma di depositi, forse devozionali. Il bronzo, nell’omonima età, aveva un notevole valore.
L’ascia piatta in lega di rame fuso, incompleta, della prima età del bronzo (2350-2050 aC ) è stata consegnata all’autorità competente che ha fotografato il pezzo, restituendolo, poi, a chi l’ha trovato. In Gran Bretagna funziona così..
La scoperta è avvenuta a Syresham, un villaggio di circa 800 abitanti del distretto inglese del West Northamptonshire.
“L’oggetto è di forma sub rettangolare con una lama a forma di mezzaluna leggermente allargata. – hanno scritto gli archeologi nella scheda – Di profilo è largamente lentoide, con bordi leggermente affusolati. Il calcio è ristretto e squadrato di profilo. I bordi esterni sono usurati e presentano un leggero risalto a martello. Lunghezza: 88,57 mm, Larghezza (lama): 33,92 mm, Larghezza (testa): 17,39 mm, Spessore (lama): 3,11 mm, Spessore (testa): 2,69 mm, Spessore (dorso di arresto): 12,48 mm, Peso: 114,4 g. Il metallo è di colore verde scuro/marrone con una patina fortemente butterata e corrosa. La testa dell’ascia risale alla prima età del bronzo e si inserisce nelle prime fasi della lavorazione dei metalli in Gran Bretagna, fase II della lavorazione dei metalli, che corrisponde al Periodo 2 di Needham (1996) circa 2350-2050 CAL. aC. Ciò significa che sono datati, in linea di massima, allo stesso periodo della ceramica Beaker, delle punte di freccia in selce pungenti e con codolo, delle alabarde di rame e delle lunule d’oro”.
