Scavi archeologici nelle Isole della Manica. Scoperti vani di un forte romano. Monete imperiali. Tra Gallia e Britannia

L'obiettivo degli archeologi non è limitato alla sola esplorazione dell'epoca romana. L'archeologo De Jersey ha espresso il desiderio di continuare gli scavi per scoprire tracce di insediamenti ancora più antichi, in particolare dell'età del ferro, che qui doveva essere di marca gallica. "Abbiamo trovato prove di quella che sembra essere una sepoltura dell’età del ferro nelle vicinanze," ha detto, evidenziando l'importanza di comprendere la continuità abitativa dell'area.

“E’ ora di svelare due dei nostri reperti stellari dei livelli tardo romani trovati nel sito che stiamo scavando – dicono gli archeologi di Dig Alderney – Le due monete mostrate sono un Antoniniano d’argento dell’adolescente Cesare Valeriano II, datato 255. L’imperatore indossa una corona irradiata, che doveva indicare che si trattava di un doppio denario, ma poche persone furono ingannate e giocò un ruolo nell’inflazione del III secolo. L’effettiva perdita di valore della moneta derivò dal fatto che essa, progressivamente, contenne meno argento. Il secondo è un bronzo dell’imperatore Valente 364-367, che è il periodo in cui crediamo sia stato costruito il forte del Convento”.

Le monete sono state trovate a Longis, nel sud-est di Alderney nelle Isole del Canale, nel Regno Unito. Le isole sono nella Manica. Sono più vicine alla Francia che all’Inghilterra e dovettero rappresentare presidi importanti nell’ambito della conquista e della colonizzazione della Britannia. Un punto strategico, un’isola-forte, quella Alderney, che reca, in profondità, i segni dell’occupazione romana. Gli scavi sono finalizzati a raccogliere informazioni sul forte romano del IV secolo. Dopo l’occupazione romana, il forte fu praticamente abbandonato per circa 1000 anni, fino al periodo Tudor – compreso tra 1485 e il 1603 -, quando qui sorse un convento. Ma è assai probabile che questi luoghi fossero stati frequentati dai romani – con accampamenti – sin dalla conquista della Gallia.

Numerosi resti di ceramiche romane, insieme a ossa umane e animali, sono stati rinvenuti nel sito.

L’obiettivo degli archeologi non è limitato alla sola esplorazione dell’epoca romana. L’archeologo De Jersey ha espresso il desiderio di continuare gli scavi per scoprire tracce di insediamenti ancora più antichi, in particolare dell’età del ferro, che qui doveva essere di marca gallica. “Abbiamo trovato prove di quella che sembra essere una sepoltura dell’età del ferro nelle vicinanze,” ha detto, evidenziando l’importanza di comprendere la continuità abitativa dell’area.

L’ex direttore dei musei di Guernsey, Jason Monaghan, ha dichiarato che l’attuale progetto di scavo mira a superare le trincee originarie per comprendere meglio le dimensioni e l’esatta funzione dell’edificio romano trovato sul sito.

Gli scavi a Longis continueranno fino a venerdì 24 maggio.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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