Nei laboratori di restauro dell’Ufficio statale bavarese per la conservazione dei monumenti (BLfD), è stato necessario un esame radiografico per analizzare un ritrovamento proveniente dal distretto di Manching di Oberstimm, risalente al periodo tra il 60 e il 130 d.C.
Ciò che inizialmente sembrava un oggetto di metallo piegato e corroso si è rivelato essere una suola di sandalo romano con chiodi ben conservati. Il risultato dell’indagine è stato comunicato nelle scorse ore dall’ente culturale bavarese.
L’insediamento romano di Oberstimm, situato vicino a Ingolstadt, in Baviera, rappresenta un’importante testimonianza della presenza romana nella regione durante l’epoca imperiale. Questo sito archeologico ha fornito preziose informazioni sulla vita quotidiana, l’organizzazione militare e le attività economiche dei Romani nella provincia della Raetia. Attorno ai forti, di là delle mura si sviluppavano borghi che vivevano grazie all’economia indotta dalla struttura militare. Un rapporto analogo a quella che avrebbe caratterizzato il castello e, al di là delle mura, all’esterno, il borgo. E’ da quel borgo che sarebbe nata la borghesia. Già ai quei tempi i borghigiani erano artigiani e abili commercianti, che vendevano merci e servizi ai soldati.
Questo reperto, poi portato in laboratorio con altri materiali, è stato proprio scoperto in una zona che un tempo ospitava un insediamento civile attorno alla fortezza ausiliaria romana. Lo scavo, avvenuto durante gli scavi archeologici del 2022, aveva portato alla luce anche ceramiche romane, rifiuti alimentari, strumenti e componenti di costumi, tutti attentamente esaminati e curati dai restauratori del BLfD per evitarne il deterioramento.
I chiodi in ferro, utilizzati per rinforzare e fissare la suola in cuoio, erano paragonabili alle moderne tacchette, che offrono stabilità e trazione durante la corsa su terreni accidentati. Reperti di questo tipo, specialmente con la suola in cuoio conservata, di solito provengono da siti particolari come pozzi.
Le caligae erano sandali militari indossati principalmente dai soldati romani. Questi sandali erano caratterizzati da una struttura robusta con una suola spessa rinforzata da chiodi di ferro, che fornivano una maggiore durata e aderenza. La tomaia era costituita da strisce di cuoio intrecciate che lasciavano i piedi in parte scoperti, garantendo una buona ventilazione e prevenendo le vesciche durante le lunghe marce. I soldati romani adottarono le caligae per le loro eccellenti prestazioni su terreni accidentati e per la loro capacità di resistere all’usura.
L’imperatore romano Gaio Cesare Germanico, meglio conosciuto come Caligola, deve il suo soprannome proprio a queste caligae. Da bambino, accompagnava il padre, il generale Germanico, nelle campagne militari e indossava una versione in miniatura di questi sandali, guadagnandosi così il soprannome affettuoso di “Caligola”, che significa “piccola caliga”. Questo soprannome rimase con lui per tutta la vita, divenendo il nome con cui è storicamente conosciuto.
Storia del forte romano di Oberstimm
L’insediamento di Oberstimm, area dalla quale proviene il reperto, risale al I secolo d.C., periodo durante il periodo in cui l’Impero Romano espandeva il suo controllo sulle terre a nord delle Alpi. La sua posizione strategica lungo il fiume Danubio rendeva questo sito un punto cruciale per il controllo militare e commerciale della regione. Si ritiene che Oberstimm fosse un castrum, ossia un accampamento militare fortificato, destinato a ospitare una guarnigione di soldati.
Le ricerche archeologiche a Oberstimm hanno portato alla luce una serie di reperti significativi che offrono uno sguardo approfondito sulla vita romana in questo insediamento.
- Strutture militari: gli scavi hanno rivelato le fondamenta di edifici militari, tra cui baracche per i soldati, magazzini e strutture di difesa come mura e torri. Questi ritrovamenti confermano l’ipotesi che Oberstimm fosse principalmente un sito militare.
- Armi ed equipaggiamento: numerosi resti di armi, come spade, lance e punte di freccia, sono stati scoperti, insieme a parti di armature e elmi. Questi oggetti forniscono importanti dettagli sull’equipaggiamento e le tattiche militari romane.
- Monete e oggetti d’uso quotidiano: sono state trovate numerose monete, che aiutano a datare l’occupazione del sito e offrono indizi sulle attività economiche e commerciali. Inoltre, utensili domestici, ceramiche, gioielli e altri oggetti di uso quotidiano gettano luce sulla vita degli abitanti del castrum.
- Epigrafi e iscrizioni: frammenti di iscrizioni in latino sono stati recuperati, fornendo informazioni sui nomi dei soldati, i loro gradi e le unità di appartenenza. Queste iscrizioni sono cruciali per comprendere la struttura organizzativa dell’esercito romano in Raetia.
- Resti umani: Sono stati trovati anche sepolture e resti umani, che permettono di studiare le pratiche funerarie e la salute degli abitanti del castrum. L’analisi dei resti ossei ha rivelato informazioni sulle malattie, le lesioni e le condizioni di vita dei soldati, degli ufficiali e delle loro famiglie.