Scoperta nelle Marche la tomba di una donna romana, sepolta con calzari, balsamario d’argento e sontuosa acconciatura con oro

La donna era sepolta nella necropoli picena e romana di Contrada Nevola, nel territorio corinaldese. L'indagine è stata condotta nell’ambito del progetto ArcheoNevola, che vede collaborare proficuamente dal 2018 il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Ateneo bolognese, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro Urbino e il Comune di Corinaldo


Lo scheletro di una donna romana con un ricco corredo e con auree decorazioni sul capo è stata trovata durante la campagna archeologica che si è appena conclusa a Corinaldo, nelle Marche. Tra le sepolture romane portate alla luce in questi giorni, che si aggiungono al numero già cospicuo finora documentato, spicca, appunto, la tomba di una donna deposta all’interno di una cassa lignea rivestita di malta e laterizi accompagnata da un ricco corredo, comprendente i due calzari, un balsamario in argento e numerosi elementi di ornamento attorno al capo, tra cui spilloni in osso e perline in oro e pasta vitrea. Lo comunica la marchigiana Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio AN PU e AP FM MC.

La donna era sepolta nella necropoli picena e romana di Contrada Nevola, nel territorio corinaldese. L’indagine è stata condotta nell’ambito del progetto ArcheoNevola, che vede collaborare proficuamente dal 2018 il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Ateneo bolognese, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro Urbino e il Comune di Corinaldo

“Si tratta di un’acquisizione di indubbio valore e significato, che va ad arricchire il campionario di deposizioni del sepolcreto romano, che già in passato aveva restituito sepolture di rilievo sia dal punto di vista dell’impegno costruttivo sia nella composizione del corredo per le personalità emergenti. – commenta la Soprintendenza – La scoperta arricchisce dunque le tante prospettive di ricerca su un sito pluristratificato e certamente importante, non solo per la conoscenza della cultura picena in questo distretto territoriale ma anche per il successivo popolamento romano”.

“Alle attività – prosegue la Soprintendenza – hanno partecipato 15 studenti universitari di vario livello (laurea triennale, magistrale, Scuola di Specializzazione) e di varia provenienza, coordinati da personale docente e ricercatore dell’Università di Bologna, e ben supportati per ospitalità e logistica dal Comune di Corinaldo e dal suo Ufficio Tecnico. Durante le quattro settimane di scavi e ricerche è stata indagata l’area a nord del circolo piceno che nel 2018 aveva restituito la sepoltura principesca di VII secolo a.C., con approfondimento sul sistema di ingresso al monumento funerario e con verifica della prosecuzione in questo settore del sepolcreto di età romana, sviluppatosi attorno al più antico nucleo cimiteriale”.

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz